In Italia gli impianti sono scomodi e deserti. Da una recente statistica del Guardian, che ha monitorato le prime giornate dei sei campionati europei più importanti, la Serie A ha contato il fondo della classifica per posti occupati rispetto alla capienza, solo il 55,8%, contro la Premier League con i suoi 98,4%. Una buona percentuale della maglia nera è senza dubbio dovuta a stadi comunali fatiscenti, degli anni 60 e rapporto prezzo biglietto/qualità dello spettacolo vicino allo zero. Stadi nuovi con il Credito Sportivo è solo una chimera. Una strada percorribile è questa…
Stadio_San_Vito_Cosenza
Se nel calcio si vogliono raggiungere traguardi importanti ed avere ricavi, l’unica soluzione è investire. Senza questa parola magica, ci si affida al caso. Investire in giocatori forti, in settori giovanili e anche negli impianti. In Italia gli impianti sono scomodi, deserti e non interessano neanche agli spettatori. Uno stadio civile, accogliente, dove si veda bene e si apprezzi la partita è molto più semplicemente un dovere verso gli spettatori che pagano non pochi euro per una partita, costretti a parcheggiare le proprie auto in luoghi di fortuna lontani dall’impianto. Investire, però, in nuovi impianti, diventa difficile per una società di calcio e anche per il Comune, visto che su 92 stadi italiani nei campionati professionistici, solo due sono di proprietà dei Club (Juventus e Sassuolo) e altri Club si stanno muovendo per realizzare i propri impianti sportivi. Seguire le strade di soldi pubblici o attingere a mutui di crediti sportivi, risulterebbero ipotesi molto poco praticabili sia per i Comuni, figurarsi per le società di calcio, che si andrebbero a indebitare annualmente. La nostra soluzione è semplice. In questi mesi abbiamo contattato alcune società del settore, che sarebbero disposte ad investire per la costruzione o il rifacimento dello stadio San Vito senza costi per il Comune e per il Cosenza Calcio. Il nuovo stadio nascerebbe dalle ceneri dell’attuale, previo piano di fattibilità. Non si pensa solo allo stadio, ma anche a strutture commerciali che possono far vivere 7 giorni su 7 l’area stadio. Il costo di tutto questo è a carico della società di costruzione che avrà introiti per un certo numero di anni, dalle stesse strutture commerciali per ammortizzare l’investimento economico. E’ una operazione fattibile, anche perchè simili investimenti si sono già realizzati nella stessa città di Cosenza. Noi abbiamo chiesto ufficialmente, in data 13 maggio 2015 al Sindaco e all’Assessore de Comune di Cosenza un incontro per esporre il progetto. ma nessuno si è quanto meno incuriosito alla nostra idea.
Fonte: cosenzanelcuore.it
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