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OLIVERIO A TARSIA PER LA FESTA DELLA LIBERAZIONE
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E la presentazione del Cimitero dei Migranti

Il Presidente della Regione Mario Oliverio è  intervenuto  a Ferramonti di Tarsia per il 72° anniversario della Liberazione d'Italia. Una occasione questa - informa un comunicato dell'Ufficio stampa della Giunta- celebrata,  con la partecipazione di numerose  autorità, in  quello che fu il  campo di internamento più grande dell’Italia fascista,  che ha voluto segnare  anche un evento  particolarmente significativo, legato al solenne e profondo significato, al valore che  la Festa odierna reca con sé:  la presentazione ufficiale del Cimitero Internazionale dei Migranti.

Una opera che è anche una straordinaria iniziativa umanitaria, promossa dal leader del Movimento Diritti Civili,  Franco Corbelli,  che è delegato della Presidenza per la promozione e la tutela dei Diritti umani, accolta e sostenuta dalla Regione per il tramite del suo Presidente Oliverio.

Subito dopo un incontro che ha contato vari  interventi istituzionali- presenti tra gli altri il sindaco di Tarsia Roberto Ameruso, il Presidente della Provincia Franco Iacucci, il consigliere regionale Franco Sergio, i sindaci del comprensorio, i rappresentanti della comunità ebraica- ,  tenuto a Ferramonti , il Presidente Oliverio, accompagnato da Corbelli e dal sindaco Ameruso,  ha raggiunto il sito, dove si è avuta una testimonianza dei rappresentanti della comunità islamica,  sul quale sorgerà il Cimitero che accoglierà le spoglie dei migranti vittime dei naufragi.

Un'area di 30mila metri quadrati, messa a disposizione dal Comune di Tarsia, estesa lungo una quieta collina  in cui affondano le salde radici di ulivi secolari, prossima al lago che è  zona naturalistica di particolare pregio. E’ qui che sorgerà  il “Memoriale per le vittime dei naufragi nel mare Mediterraneo” ; qui potranno trovare la dignità  della sepoltura le persone che hanno trovato la morte nel Mediterraneo. Le donne, gli uomini, i bambini cui il destino ha strappato la vita, come  il piccolo siriano Aylan Kurdi, cui il cimitero sarà intitolato.

Uno spazio aperto,  in cui le culture e le religioni si integreranno-  come spiegato dall’ingegnere Donato D’Anzi,  progettista insieme all' architetto Fernando Miglietta-  dove  saranno tra l’altro  presenti elementi architettonici dalla forte valenza simbolica,  con un edificio, il memoriale ultimo sguardo, su cui saranno proiettate immagini, un viale con due fontane, un archivio storico.

" È questa- ha detto il Presidente Oliverio-  una giornata che deve essere sempre ricordata perché il 25 aprile per il nostro Paese rappresenta la  conquista  della libertà, della democrazia; rappresenta  il punto di arrivo di una pagina drammatica che ha segnato la vita dell’Italia e dell'Europa e il punto di partenza di una stagione nuova. In questo luogo- ha proseguito-  sono condensate le contraddizioni drammatiche di quella pagina, poiché  da qui sono passate migliaia di persone che hanno subito sulla loro pelle, nei  loro rapporti familiari , negli affetti quella  tragica vicenda storica. Ma in questo luogo, tuttavia, si  è espresso quello che è un connotato di questa terra:  l'accoglienza. Anche in questo che era un campo di internamento, infatti,  c'era un contesto, rappresentato dalla popolazione, dalla  comunità di Tarsia  che affievoliva la  sofferenza, la lacerazione.”

" I valori della libertà, della democrazia, del rispetto della persona- ha affermato ancora il Presidente della Regione-  sono valori inalienabili, sempre presenti ed attuali,  per cui bisogna battersi sempre, soprattutto in  una fase segnata da rigurgiti che propongono  la loro messa in discussione. Nello scenario globale c'è un esodo che è determinato dalla fuga di milioni di donne, uomini, bambini dal sud che del mondo, spinto dalle guerre, dalle tirannie come dalla miseria, dalla fame. Queste sofferenze, se non affrontate a livello globale, determineranno esodi sempre più larghi. In  questa avventura verso la speranza, ecco gli eventi luttuosi, le  tragedie immani.”

“ L’opera proposta da Corbelli e che io ho accolto subito- ha ripreso Il Presidente Oliverio-  è di grande valore umanitario, ripropone una riflessione sulle contraddizioni nuove che nel mondo si sono aperte. La nascita del Cimitero dei Migranti in questo luogo  è un fatto di grande civiltà e di umanità. E’ un messaggio forte ed ecco perché abbiamo voluto assumere questa iniziativa, per la quale ringrazio anche il sindaco di Tarsia che si è anche impegnato attivamente  per l’elaborazione del progetto dell’opera che presenteremo in modo  più dettagliato in altre occasioni. Il cimitero nasce proprio nel luogo nel quale c’è stato il campo di internamento di Ferramonti. Ciò  ha un significato importante e il fatto che il sindaco, la comunità di Tarsia abbiano accolto con entusiasmo la proposta è la conferma che qui i valori della ospitalità, dell’accoglienza rimangono vivi a significare che la Calabria è una terra che ha tanti problemi ma non ammaina valori sempre attuali, che non si contestualizzano e che sono quelli del rispetto della persona, della dignità,  della libertà che sono il fondamento della vera civiltà .”

“ Da Tarsia, con questo progetto- ha concluso Oliverio- , vogliamo parlare all’umanità, farlo da una regione che è per la libertà, contro le xenofobie, contro i soprusi verso le persone , per il rispetto della dignità degli uomini e delle donne. Ecco perché questo 25 aprile assume un significato ancora più forte e pregnante, per rivivere questi valori e trasmetterli alle nuove generazioni.”

Commosso, il pensiero di Franco Corbelli : " Una giornata particolare nel suo significato,  nella quale consegniamo  alla storia un'opera di grande valenza umanitaria. Mandiamo,  da Tarsia, simbolo di accoglienza, un messaggio di pace, di speranza.”

mdv

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