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TERREMOTO 4.4, QUANTA PAURA IN CALABRIA !
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(Ansa)  Una "botta" forte e prolungata. Si sono svegliati così, alle 6.30, centinaia di calabresi che abitano sulla costa tirrenica di Scalea e nell'entroterra, fino al Pollino. Una "botta" - come l'hanno chiamata gli abitanti della zona - provocata da un terremoto di magnitudo 4.4 il cui epicentro è stato individuato in mare dall'Istituto di geofisica e vulcanologia a 11 chilometri di profondità. Molta la paura, con tanta gente che si è precipitata in strada ancora in pigiama, ma fortunatamente senza alcun danno a persone o cose. La Calabria, dunque, continua a tremare. Il 7 ottobre scorso, una scossa di magnitudo 4, era stata registrata a pochi chilometri da Catanzaro. Anche in quel caso nessun danno, ma le scuole furono evacuate in tutta fretta. Stamani il sisma nel cosentino, a ricordare che la Calabria è una terra "ballerina", attraversata come è da un sistema di faglie in piena attività, che si sviluppa da nord verso sud, dal Pollino, fino allo Stretto di Messina. Subito dopo la scossa di stamani, il centralino dei vigili del fuoco è stato preso d'assalto. Numerose le telefonate, ma praticamente tutte per avere notizie da cittadini allarmati e non per segnalare problemi. I vigili del fuoco, insieme ai carabinieri ed alla polizia, hanno subito iniziato una vasta attività di ricognizione in tutta l'area dell'Alto Tirreno cosentino per accertare se il sisma avesse provocato danni, ma tutto è andato bene. A Scalea e nei comuni limitrofi, comunque, i sindaci, a scopo precauzionale, hanno chiuso le scuole in attesa di verifiche. Anche il traffico ferroviario sulla linea tirrenica, la principale in Calabria per i collegamenti con il nord, è stato sospeso per permettere ai tecnici di Rfi di verificare le infrastrutture. La circolazione è ripresa dopo un paio d'ore. Alcuni treni hanno accumulato ritardi fino ad un'ora e mezza. La scossa è stata avvertita anche sul Pollino, riportando alla memoria degli abitanti il sisma del 26 ottobre 2012. In quella occasione il terremoto colpì duramente Mormanno ed i centri vicini, con una magnitudo di 5.2. Fortunatamente non vi furono vittime, ma i danni per case e infrastrutture furono ingenti. Anche l'ospedale civile fu evacuato e poi ristrutturato con i fondi del sisma. Un'opera di ricostruzione che a Mormanno procede ancora adesso. 

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