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Al via la campagna della vaccinazione antinfluenzale
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Il direttore sanitario Rizzo: «dal 13 ottobre sarà possibile vaccinarsi in tutto il territorio. L’Asp continua ad investire in formazione e prevenzione. Appena concluso un seminario rivolto ai medici»

Da lunedì 13 ottobre disponibili i vaccini antinfluenzali nella nostra regione. «Quest’anno – chiarisce il direttore Sanitario Martino Rizzo – è ancor più importante agire di prevenzione. I casi nell'emisfero australe ci raccontano di un virus particolarmente violento e con una maggiore capacità infettante, pertanto è fondamentale sensibilizzare i cittadini e agire sulla profilassi». Questo il commento a margine del corso di formazione presso l’aula multimediale del Distretto nell’area urbana di Rossano, dove medici e addetti al settore si sono riuniti in occasione del seminario “La vaccinazione antinfluenzale” in cui si è fatto il punto sulla programmazione e organizzazione della campagna vaccinale ma anche su come veicolare le informazioni ai pazienti aiutandoli a scegliere il vaccino più appropriato per la propria persona.

«L'anno scorso – snocciola i dati il direttore Rizzo - abbiamo fatto più di 120 mila dosi di vaccino e non abbiamo avuto nessun effetto collaterale o effetto indesiderato. La disinformazione porta con sé tante paure inutili che spingono i cittadini ad avere scarsa fiducia mentre la prevenzione è fondamentale. Soprattutto nelle fasce più deboli. I soggetti fragili e i soggetti anziani sono quelli che vanno più incontro alle complicanze della dell'influenza con delle patologie che richiedono poi l'ospedalizzazione e, in alcuni casi, c’è anche il rischio di morte.  Capite dunque come sia essenziale recarsi dal proprio medico curante o all'ufficio vaccinale per eseguire la vaccinazione».

«Dal prossimo 13 ottobre avremo la disponibilità di vaccini presso tutti i medici di medicina generale e presso i nostri centri vaccinali. Saranno i dottori a guidare i cittadini nella scelta del vaccino giusto in base all’età e alla propria condizione di salute. Alcuni pazienti con determinate patologie, oppure i soggetti più anziani in cui si registra un deficit immunitario, avranno bisogno di un vaccino più potenziato rispetto ad altri. Ripeto – conclude il direttore sanitario Martino Rizzo – i casi dell’Australia ci dicono che l’influenza di quest’anno sarà molto violenta. Pertanto ci auguriamo di vaccinare più persone possibile e di aumentare i numeri rispetto allo scorso anno. É importante migliorare sempre, soprattutto quando si tratta di prevenzione». 

«Il fatto che da noi l’influenza arrivi più tardi rispetto che in altri Paesi – aggiunge il direttore della Uoc di Igiene pubblica nonché responsabile delle vaccinazioni, Roberto Leonetti – fa sì che possiamo utilizzare tutti vaccini già ampiamente testati. Importante mantenere la copertura degli adulti sani – raccomanda il direttore Leonetti -  ma anche nei bambini perché sono i principali vettori del virus e quindi sono quelli che portano i virus a casa, li portano nelle scuole e, naturalmente, dove c'è aggregazione diffondendo sempre di più la malattia con le conseguenze che conosciamo».

«La formazione degli addetti ai lavori – continua Leonetti – è importante quanto la sensibilizzazione dell’opinione pubblica. La cosa importante oggi è saper vaccinare: non bisogna procedere in maniera random ma occorre vaccinare solo con appropriatezza, cioè dare alla persona il vaccino giusto. É fondamentale quindi tra i sanitari far conoscere i vaccini, capire come funzionano e far capire a chi sono destinati e come devono essere somministrati. Stiamo ancora pagando il periodo Covid che ha praticamente portato a un disamore verso la vaccinazione sia dei genitori, sia dei bambini che degli adulti in generale e stiamo lavorando per recuperare questo gap».

 

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