COSENZA1SPECIAL.it

 

INCONTRO DI STUDIO SULLA FUSIONE TRA COMUNI
15/05/2017
|
 

04/10/2025
Il congresso nazionale della SIPO, la Società Italiana di ...

03/10/2025
Il direttore generale Antonio Graziano precisa: «Atto aziendale ...

03/10/2025
  È entrato in funzione nella notte tra il 2 e ...

03/10/2025
Presentati anche i nuovi specialisti universitari in Neurochirurgia, ...

03/10/2025
“Da Lampedusa a Cutro, per arrivare fino alle stragi nel mare ...

03/10/2025
Rendere libere e autonome persone con disabilità visiva ...

30/09/2025
Lunedi 29 Settembre si è tenuto presso il Nuovo Cinema San ...

13/09/2025
Nella giornata di ieri si sono concluse le operazioni ad alto impatto ...

11/09/2025
Nella mattina dell’11 settembre 2025 i militari del Nucleo ...

17/08/2025
Il Comunicato:  "Una nutrita rappresentanza dei cronisti ...

25/07/2025
A poche ore dalla conferenza stampa del Cosenza Calcio nella sede del ...

12/07/2025
In anteprima il video "La Esse dei Single" il nuovo singolo inedito ...

Il vicepresidente della Giunta Antonio Viscomi ha introdotto i lavori del convegno di studi sulle potenzialità e criticità delle fusioni tra Comuni che si è svolto, oggi, nella sala verde della Cittadella Regionale, organizzato in collaborazione con il Formez. Nello specifico, gli argomenti trattati hanno riguardato gli aspetti economici, giuridici, organizzativi e metodologici, ma anche le criticità delle unioni, della gestione associata, con particolare attenzione alla fusione tra Enti locali. All'incontro – informa l'ufficio stampa della Giunta - erano presenti numerosi sindaci e dirigenti comunali.

Il vicepresidente, proprio per sottolineare l'attenzione crescente degli enti locali verso i processi di integrazione, ha ricordato le recenti esperienze di Casali del Manco, di Cosenza e Rende; la volontà in tal senso espressa da Rossano, Corigliano e Cassano e da alcuni amministratori di Polistena e Cinquefrondi, da Sellia e Sellia Marina, dal Reventino che sta ragionando su una possibile fusione tra 4 o 5 Comuni.

“Difronte a tutto questo interesse – ha detto Viscomi – la vera sfida del Consiglio regionale in questa legislatura è di ricostruire l'assetto amministrativo attraverso una legge regionale in materia di sostegno e disciplina della fusione tra i Comuni. La Calabria ha 409 comuni e la gran parte, 223, non supera i 3 mila abitanti che, quindi, non sono in grado di sopportare il peso delle competenze attribuite alle amministrazioni locali dalla legislazione più recente e, di conseguenza, non riescono a fornire servizi efficienti alla cittadinanza. Allo stato ci sono molte incertezze e confusione. Ci sono delibere che arrivano alla presidenza della Giunta, altre a quella del Consiglio; ci sono delibere di qualche anno fa di cui si chiede l'applicazione oggi. Insomma, tutte questioni che devono essere riordinate attraverso una disciplina di tipo procedurale. Ecco allora la necessità – ha evidenziato il vicepresidente - di pensare forme di una geografia amministrativa diversa. Credo sia giunto il momento di fornire un supporto che nasca da una gestione partecipata con i sindaci allo scopo di individuare dei criteri guida per una possibile legge regionale in materia di sostegno e disciplina della fusione tra i Comuni. Ma è anche necessario mettere da parte i campanilismi ed affrontare la questione non solo dal punto di vista tecnico-politico ma, soprattutto, dal punto di vista culturale. Ricordo, a tale proposito, una citazione di Augusto Placanica: 'natura e cultura hanno diviso i calabresi tra di loro e con il resto del mondo'. Parlare di fusione vul dire guardare in faccia la nostra storia e le nostre capacità di cambiarla. Pertanto, è fondamentale capire che una cosa è la comunità locale con le singole identità, altra cosa è l'amministrazione locale. Se io voglio difendere la mia comunità devo avere un'amministrazione che mi garantisca servizi efficienti. Quindi, non fondiamo i Comuni per ridurre le spese ma ridefiniamo gli assetti amministrativi per sotenere le comunità locali”.

Il vicepresidente Viscomi ha, poi, annunciato che al termine del confronto i partecipanti trarranno la sintesi di tutto il lavoro in un documento di indirizzo da sottoporre ai consiglieri utile per lo svolgimento della loro autonoma attività di legiferazione.

Nel corso dell'incontro sono state presentate esperienze di buone pratiche di unione o fusione tra Comuni della Lombardia, con l'intervento di Leonilde Concilio, segretario dell'Unione di Comuni Lombarda “Adda Martesana”; dell'Emilia Romagna, con la relazione di Claudia Tubertini prof.ssa di diritto amministrativo all'Università di Bologna.

I docenti dell'Unical Mariano Marotta, Federico Jorio e Francesco Aiello hanno relazionato sulla scelta degli ambiti ottimali,  sugli strumenti previsionali di fattibilità e sulle motivazioni economiche alla base dei processi d'integrazione tra Comuni;

Emanuele Barbagallo, partner “Sistema Susio”, si è sofferamto, invece, sugli aspetti manageriali e sui modelli organizzativi della fusione tra enti locali.

Sull'iniziativa, il presidente dell'Organismo indipendente di valutazione (OIV) della Regione Calabria Angelo Maria Savazzi ha rimarcato che “si tratta di un confronto multidisciplinare che, anche alla luce delle esperienze delle altre Regioni, ha l'obiettivo di cogliere i diversi aspetti giuridici, amministrativi e della convenienza economica nella prospettiva di offrire al Consiglio regionale elementi utili per l'aggiornamento della normativa ed anche per fornire alle amministrazioni locali dati e informazioni utili e strumenti metodologici per assumere le decisoni più appropriate per i processi d'integrazione”.

Commenta

 
COSENZA1SPECIAL.it
Contatta la Redazione di Cosenza1Special.it
info@cosenza1special.it - Fax 0984 - 1801110

Privacy Policy

© Copyright 2015 - COSENZA1SPECIAL.IT
Registrazione Tribunale di Cosenza n.7 del 10/09/2012
Direttore Responsabile Osvaldo Morisco