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L’assessore Trematerra ha partecipato ad un convegno sull’olivicoltura calabrese
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L’assessore regionale all’agricoltura, foreste e forestazione Michele Trematerra ha partecipato, insieme al dirigente generale del Dipartimento Giuseppe Zimbalatti, al convegno organizzato dal Nuovo Corassol Scarl sul tema “Quale futuro dell’olivicoltura calabrese con la riforma Pac 2014/2020?”. All’evento – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta -, al quale hanno preso parte i presidenti delle Unioni nazionali olivicole ed i rappresentanti delle associazioni di categoria, è intervenuto, fra gli altri, il presidente della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro, che ha sottolineato la rilevanza strategica del settore olivicolo, comparto assolutamente da salvaguardare e sul quale continuare ad investire, ed ha evidenziato la delicatezza del momento, nel quale le regioni olivicole come la Calabria, sono chiamate a fare scelte molto importanti, non tralasciando la necessità dell’associazionismo tra le aziende produttrici. Sulla stessa linea anche l’assessore Trematerra, il quale ha sottolineato come il Dipartimento agricoltura “è impegnato da tempo in concertazioni nei tavoli nazionali per quanto riguarda il settore dell’olivicoltura”. “Dobbiamo saper cogliere le opportunità che la nuova politica agricola comunitaria potrà offrirci – ha affermato Trematerra nel suo intervento – per rilanciare un settore che è straordinariamente importante non solo dal punto di vista produttivo, ma anche paesaggistico, del contrasto al dissesto idrogeologico e soprattutto culturale. L’olivicoltura – ha specificato - deve rappresentare per i calabresi un elemento di sviluppo e di aumento dell’occupazione. La sfida che dobbiamo raccogliere – ha rimarcato l’esponente della Giunta regionale - è quella di riuscire a mettere insieme una valida politica sia sul primo che sul secondo pilastro, con lo scopo di far nascere una Igp calabrese. Mi auguro – ha auspicato - che il prossimo commissario nazionale all’agricoltura faccia in modo che questo settore riesca ad emergere con tutte le sue potenzialità ed opportunità, e che faccia le scelte giuste dal punto di vista legislativo che permettano veramente un cambiamento, cercando di intervenire su problemi quali la difficoltà dell’accesso al credito per le aziende e la semplificazione burocratica per le pubbliche amministrazioni. Fermo restando – ha precisato infine l’assessore Trematerra - che il sistema paese, a mio avviso, dovrà puntare proprio sull’agricoltura per una vera rinascita”. Zimbalatti ha, invece, fornito alcuni dati sull’olivicoltura calabrese sottolineando che “la Calabria è la seconda regione olivicola nazionale, che vanta circa 85mila aziende ad indirizzo olivicolo e ben tre oli extravergine di oliva Dop: Bruzio, Lametia e Alto Crotonese, che testimoniano come l’aspetto qualitativo della nostra regione sia significativamente migliorato. L’olivicoltura calabrese – ha aggiunto il dirigente generale – con l’attuale programmazione è stata oggetto di investimenti finanziari importanti, attraverso 7 Pif con circa 4mila beneficiari e 250 aziende supportate con gli aiuti previsti dalle Misure 121 e 123 del Psr, che favoriscono l’ammodernamento delle aziende agricole e l’accrescimento del valore aggiunto. La Calabria, con l’attuale programmazione, ha investito in questo settore circa 50 milioni di euro, contando anche su un’importante integrazione al reddito. È importante promuovere l’associazionismo e l’aggregazione nella nostra regione, ancora a livelli troppo bassi. Il comparto dell’olivicoltura, – ha concluso Zimbalatti – che può già contare sulla Legge regionale 48/2012 per la “Tutela e valorizzazione del patrimonio olivicolo della Calabria”, avrà un ruolo centrale nella progettazione del Psr 2014/2020. p.g.
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