(AGI) "Una vicenda triste, quella che ha visto protagonisti, loro malgrado, i due colleghi - afferma il segretario generale aggiunto della Federazione nazionale della stampa e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi - aggrediti da migranti che non volevano riflettori puntati su di se', probabilmente per nascondere un soggiorno da clandestini nel nostro Paese. Non si spiegano altrimenti gesti cosi' violenti, come una martellata e il successivo lancio di pietre, contro i giornalisti che spesso rappresentano la salvezza per molti extracomunitari, regolari, che nella Piana di Gioia Tauro vengono sfruttati nel silenzio piu' assoluto. Sono i giornalisti ad accendere una luce sulle loro condizioni, talvolta al limite della decenza umana, e a dar loro una voce fin troppo negata". "Ai colleghi va, naturalmente, tutta la nostra solidarieta' - sottolinea Parisi, insieme al responsabile della Legalita' per la Fnsi, Michele Albanese - nella convinzione che non saranno una martellata o un lancio di pietre, pur con la paura che sicuramente ne deriva, a fermare il lavoro di chi, come Dominella Tronfio e Franco Cufari, la vita dei migranti in Calabria la raccontano da anni, con tutte le difficolta' che ne conseguono". "Bene hanno fatto i colleghi a denunciare l'accaduto alle forze dell'ordine - incalzano Parisi e Albanese - perche', non dimentichiamolo, accanto alla vicinanza e alla tutela garantita ai giornalisti dagli organismi di categoria, sia a livello regionale che nazionale, ci sono e ci devono essere il supporto e la vigilanza delle forze preposte a garantire la sicurezza e l'incolumita' degli operatori dell'informazione e dell'intera comunita'"
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