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ARRESTATO PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA E RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE
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Gli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Rossano, diretto dal Commissario Capo dr. Giuseppe Massaro, hanno tratto in arresto nella serata di ieri, il cittadino romeno IGNAT Marian di anni 44 per maltrattamenti in famiglia e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’IGNAT Marian, residente nella cittadina del “Codex Rossanensis” veniva sorpreso mentre usava violenza, anche con calci e pugni, nei confronti della moglie e anche del figlio. Di seguito, negli uffici del Commissariato di P.S. di Rossano, la donna denunciava un lungo periodo di violenze e maltrattamenti, circa tre anni, durante i quali continuamente veniva abusata e picchiata dall’uomo. Immediatamente informato il P.M. di turno, presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari diretta dal dott. FACCIOLLA, questi ne disponeva l’immediato arresto e la traduzione presso la Casa Circondariale di Castrovillari. Il repentino intervento del personale della Polizia di Stato, che ha evitato un possibile più tragico epilogo visto le ripetute e sistematiche brutalità subite dai familiari dell’arrestato, è stato reso possibile grazie alle segnalazioni di altri cittadini giunte al 113. Quotidianamente fra le mura domestiche di molte famiglie si consumano violenze come quella descritta. Tali tragedie si prolungano anche per anni grazie al “muro del silenzio” ed all’indifferenza di chi circonda le vittime.

 

 

 

 

 

 

Non denunciare soprusi ed angherie  potrebbe portare a violenze ancora più gravi, e vittime inconsapevoli potrebbero essere minori che subiscono violenza psicologica, essendo segnati indelebilmente per la vita.

Per tali motivi le donne e gli uomini della Polizia di Stato giornalmente sono impegnati in prima linea contro la violenza di genere, non solo in campagne informative, promosse negli istituti scolastici, nelle piazze e per le strade, (vedi il Camper della Polizia di Stato relativamente alla campagna voluta dal Dipartimento della P.S. “…. Questo non è amore”) ma anche con il personale operativo che prontamente interviene ad ogni richiesta di aiuto.

Il Questore della provincia di Cosenza dr. Giancarlo Conticchio, invita le donne ed i figli che subiscono violenze di qualunque genere, non solo all’interno del nucleo familiare, a denunciare all’Autorità Giudiziaria ed alle Forze dell’Ordine i maltrattamenti subiti, anche anonimamente, visto che a volte la paura di denunciare induce il soggetto attivo ad amplificare tutte le forme di violenza già impunemente poste in essere, da quella psicologica e fisica a quella sessuale, dagli atti persecutori del cosiddetto stalking allo stupro, fino al femminicidio.

Anche solo una telefonata alle Forze di Polizia, seppur fatta in forma anonima, può interrompere “il cammino” della violenza, impedendo  che maltrattamenti si tramutino in reati ancora più gravi.

             

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