COSENZA1SPECIAL.it

 

''LO STATO NON HA FATTO NIENTE PER PROTEGGERE MATTEO''
02/09/2018
|
 

19/07/2025
Il Segretario generale della UIL, Pierpaolo Bombardieri, sarà ...

19/07/2025
In applicazione  delle linee guida dettate dal Questore della ...

19/07/2025
Per consentire gli interventi programmati da Enel relativi alla ...

19/07/2025
Dal 16 al 19 luglio, Associazione Valentia ha partecipato ...

12/07/2025
In anteprima il video "La Esse dei Single" il nuovo singolo inedito ...

07/07/2025
Quando ci saranno altri interlocutori, ritorneremo ad occuparci della ...

26/06/2025
Hai già programmato le tue vacanze? e al tuo amico a 4 zampe ...

21/05/2025
Sabato 24 Maggio dalle ore 21.00 nella piazza antistante il Museo del ...

(ANSA) "Lo Stato non ha fatto niente per proteggere Matteo. Mio figlio era laureato eppure non riusciva a trovare la sua giusta collocazione professionale. Ha lavorato gratuitamente, e noi lo abbiamo sostenuto economicamente. Molta gente piange la miseria, la fame. Allo Stato dico di scendere dal piedistallo e di stare vicino alla gente: solo così chi ci governa può comprendere i nostri problemi". A dirlo, è scritto in una nota, è stata Rosaria Scarpulla, madre del biologo Matteo Vinci ucciso il 9 aprile scorso a Limbadi (Vibo Valentia), con una bomba nella sua auto. La donna è stata ospite della quinta edizione del Premio Caposuvero alla Torre dei Cavalieri di Gizzeria insieme al marito Francesco, scampato all'attentato in cui è rimasto vittima Matteo che aveva 42 anni. I due coniugi sono stati accompagnati dal loro avvocato Giuseppe De Pace. "Chiediamo giustizia per Matteo - ha detto l'avvocato durante la manifestazione - in questi mesi abbiamo potuto scoprire quante resistenze ci sono ancora all'interno dell'apparato statale. Per combattere la mafia bisogna conoscerla, studiarla. Dopo l'assassinio di Matteo la famiglia Vinci è stata lasciata da sola. Da parte delle istituzioni c'è stata sciatteria. Non possiamo limitarci a manifestare il dolore che ci tocca solo in maniera epidermica". A consegnare il premio Caposuvero all'avvocato ed una targa ricordo ai genitori di Matteo è stato Mario Tassone, il quale ha ribadito: "Lo Stato siamo noi. Abbiamo tutti una responsabilità da portare avanti e quindi bisogna reagire e mobilitarsi". La manifestazione organizzata dalla Pro Loco di Gizzeria, ha registrato la presenza del giornalista mass mediologo Klaus Davi. "Sono rimasto colpito da questa terra, dalla sua storia, dalle sue contraddizioni - ha detto Davi -. Questa è una regione che non può rimanere sotto scacco per colpa di quattro delinquenti. Durante i servizi che ho fatto, a volte, ho avuto paura ma proprio non posso accettare che dei criminali rovinino la loro stessa terra". Il giornalista ha confermato la volontà di volersi candidare a sindaco di San Luca. "So che non sarà una passeggiata - ha commentato - ma non me ne importa niente. Voglio farlo". Alla manifestazione hanno partecipato anche Martino Ceravolo, papà di Filippo ucciso all'età di 19 anni a Soriano Calabro, vittima innocente di mafia, ed il capo della Protezione civile regionale Carlo Tansi. 

Foto dalla rete

 

Commenta

 


Contatta la Redazione di Cosenza1Special.it
info@cosenza1special.it - Fax 0984 - 1801110

Privacy Policy

© Copyright 2015 - COSENZA1SPECIAL.IT
Registrazione Tribunale di Cosenza n.7 del 10/09/2012
Direttore Responsabile Osvaldo Morisco