(Ansa)"Facebook è uno strumento importante perché conserva la memoria e la storia, una sorta di diario di bordo, che ci ricorda chi siamo, cosa facciamo. Oggi mi ricorda che era il gennaio 2012 quando denunciavamo presso i carabinieri, caporali e sfruttatori dei lavoratori migranti presso le diverse campagne agricole della Calabria, così come avviene oggi in tutte le Province da parte delle nostre strutture, dei nostri militanti e dirigenti della Cgil e delle categorie". Lo scrive in un post su facebook Angelo Sposato, segretario generale della Cgil Calabria. "Non vi è integrazione - prosegue - se non si fa una lotta vera e serrata allo sfruttamento del lavoro. Il mondo delle imprese e della cooperazione, tranne alcune eccezioni, non hanno mai inteso assumere una battaglia con il sindacato sul lavoro nero e irregolare, anzi, ne hanno sfruttato gli anfratti e i vuoti normativi, fino alla legge contro il caporalato e, in alcuni casi, si sono fatti infiltrare e controllare dalla 'ndrangheta e dalle mafie. Vari processi, Aemilia, Stige, ne sono la dimostrazione più evidente". "Abbiamo proposto alle Prefetture - conclude Sposato - dei protocolli di legalità sul lavoro stagionale, siamo in attesa. Così come siamo in attesa dei protocolli di tracciabilità della spesa sui fondi europei e sugli appalti con la Regione Calabria".
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