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BILANCIO POSITIVO PER LA PRIMA SERATA DI ''INVASIONI''
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Va in archivio con grandi emozioni da custodire a lungo la prima serata del Festival delle Invasioni 2019. Un debutto impeccabile di una rassegna ventennale che oggi è soprattutto vita contemporanea e festa diffusa, da vivere nel cuore del Centro storico, tra la piazza che si apre sul teatro Rendano e i giardini della Villa vecchia. Qui, in migliaia e migliaia si sono ritrovati a cantare sotto le stelle, illuminati dalla magica luna attraversata dall’eclissi. Gli artisti che si sono alternati sul palco hanno catalizzato il pubblico a ritmo di sonorità diverse, accompagnandolo fino a notte fonda. Il primo a esibirsi è stato un intenso Diodato (che si è poi divertito a bordo palco con gli spettatori fino alla fine della manifestazione) e, subito dopo, un energico Peppe Voltarelli ha letteralmente fatto esplodere la piazza con alcuni dei suoi cavalli di battaglia come “U lupu” e “Onda calabra”. “Alle mie spalle c’è scritto Cosenza uno spettacolo di città – ha detto il cantautore di Mirto Crosia riferendosi alla scritta sul vidiwall – Ed è proprio così. Questa città è bellissima”. Proprio Voltarelli, insieme al musicista Marco Santoro nativo di Lamezia e ormai presenza fissa nella band di Daniele Silvestri, e insieme allo stesso Silvestri e a Pietro Iannuzzi in arte Indian Wells, avevano ricevuto da parte del sindaco Mario Occhiuto una targa ricordo del loro passaggio bruzio raffigurante il rosone della cattedrale di Cosenza. Il momento clou della serata è arrivato poi quando alle 23,30 un ispiratissimo Daniele Silvestri ha calcato le tavole di piazza XV Marzo regalando con i suoi storici musicisti una performance strepitosa. “Manifesto”, “Monetine”, “La mia casa”, “Argento vivo”, “La paranza”, e ancora “Occhi da orientale” passando per “Gino e l’alfetta” fino all’apoteosi di “Salirò” e a ben “tre bis” con il brano conclusivo “Cohiba” e una interminabile sequenza alla batteria che ha visto coinvolto Silvestri con l’intera band. Nota di colore: allo scoccare della mezzanotte Daniele Silvestri al microfono aveva provato a telefonare sua moglie Lisa per augurarle un buon quarantesimo compleanno: “La linea non prende, le dite voi tutti insieme tanti auguri così le mando il video?”. Una città stretta in un unico forte battito urbano ha salutato così un concerto indimenticabile che verso le 2 si è spostato nella Villa vecchia con Indian Wells Live Set.

Ottimo inizio del nostro Festival delle Invasioniha dichiarato il vice sindaco e assessore alla Cultura Jole Santelli Un debutto che come risultato è stato davvero la festa che volevamo, dentro spazi antichi da vivere nel segno della musica contemporanea, con un’armonia diffusa e palpabile. Il nostro ringraziamento va agli artisti che non si sono risparmiati, regalando un’esclusiva irripetibile, alle maestranze che hanno supportato la macchina organizzativa e naturalmente agli spettatori che in migliaia e migliaia hanno offerto un colpo d’occhio eccezionale”.       

 

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