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L’Unical acquisisce il terreno ex Cud superando il lungo contenzioso con il Comune di Rende
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L’università della Calabria e il Comune di Rende, rappresentati dal rettore Nicola Leone e dal sindaco Marcello Manna, hanno sottoscritto oggi (28 ottobre) l’atto di compravendita per l’acquisizione, da parte dell’ateneo, del terreno su cui sorge l’immobile ex Cud.

“L’accordo chiude una vicenda complessa – ha commentato il rettore Leone - che si trascinava almeno dal 2007, e consente all’Università della Calabria di acquisire la piena disponibilità della struttura e impiegarla per attività nel campo del trasferimento tecnologico e dell’innovazione, a servizio del territorio. Ci tengo a ringraziare, in particolare, per il loro impegno Vincenzo Pezzi, componente del Cda Unical, Laura Pitaro, dell’avvocatura d’ateneo e Stefano Aiello, dirigente della Direzione tecnica e patrimonio immobiliare”.

LA VICENDA – L’immobile ex Cud (Consorzio per l’Università a Distanza) è stato realizzato alla fine degli ’80, con finanziamenti erogati da Agensud, l’Agenzia per la promozione dello sviluppo del Mezzogiorno subentrata alla Cassa per il Mezzogiorno. Il Consorzio comprendeva l’Università, enti pubblici e società private e all’Unical era stata riconosciuta la nuda proprietà dei beni. Il Cud è stato dichiarato fallito nel ’98 e l’Unical, nel dicembre del 2007, ha ricevuto in consegna l’immobile dal curatore fallimentare. Il Consorzio, tuttavia, avrebbe dovuto acquisire in precedenza dal Comune la proprietà del terreno su cui era stato realizzato l’immobile. Mancava però l’atto di concessione, che l’amministrazione rendese non aveva mai stipulato nel corso degli anni. L’Unical si è ritrovata quindi proprietario di un immobile realizzato, però, su un terreno del quale non aveva la proprietà.

A partire dal 2014, l’ateneo e il Comune hanno avviato un dialogo per arrivare a una soluzione del problema. L’Unical, completate tutte le verifiche del caso, si è detta disponibile ad acquistare il terreno.
La trattativa per la compravendita, pur avviata, ha dovuto però fare i conti con un elemento imprevisto: una piccola parte dell’area, che il Comune avrebbe dovuto vendere all’Unical, era di proprietà del Demanio. Università e Comune hanno quindi sottoscritto un preliminare di vendita, subordinato però all’acquisizione della particella demaniale da parte dell’amministrazione comunale. La trattativa con il Demanio si è arenata e il preliminare di vendita – la cui validità era stata prorogata fino al dicembre 2020 – è ‘scaduto’.

Nel corso del 2021 si è finalmente giunti alla risoluzione della vicenda, con un impegno forte della governance d’ateneo che ha incontrato la piena disponibilità dell’amministrazione comunale. L’accordo finale ha previsto l’acquisizione contestuale, da parte dell’Unical, del terreno di proprietà comunale e della particella demaniale.

L’ateneo ha versato al Comune di Rende la cifra di 1 milione 629mila 900,64 euro per l’acquisto del terreno. La transazione prevede anche la concessione a titolo gratuito al Comune, per otto mesi, di alcuni locali tra pianoterra e primo piano, che stanno ospitando alcune classi dell’Istituto comprensivo di Quattromiglia.

Altri spazi, sempre al pianoterra dell’immobile, saranno invece presi in fitto dal Comune per dieci anni. Il canone dovuto per la locazione degli spazi, insieme alle spese per consumi (sempre di competenza dell’amministrazione rendese) e alla cifra destinata al demanio per l’acquisto della porzione di terreno mancante sono stati scomputati dal prezzo originario di vendita del terreno (1 milione 840mila 80 euro).

Con l’accordo, dunque, si chiude un contenzioso che si trascinava da quindici anni e l’Unical può disporre finalmente di un bene importante, che diventerà presidio d’innovazione e trasferimento tecnologico con ricadute significative sull’intero territorio. 

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