Iscrittosi a parlare per primo, è intervenuto, subito dopo la relazione introduttiva dell'Assessore Giordano, il consigliere comunale Francesco Spadafora.
Spadafora ha preliminarmente rinnovato gli auguri al Sindaco e alla giunta e, in modo particolare, al neo assessore Giordano. Ha rivolto i suoi auguri anche al Presidente del Consiglio comunale Mazzuca “che – ha detto il consigliere Spadafora - sono certo eserciterà il suo delicato ruolo, con spirito di imparzialità e e terzietà”. Quindi ha auspicato una “democratica dialettica tra i consiglieri di maggioranza e minoranza”. Ha inoltre ricordato il suo ruolo all'interno della minoranza, “diverso da quello delle due precedenti consiliature” durante le quali era presente “tra i banchi della maggioranza nell’ambito del centrodestra che nel 2011 e fino ad oggi ha governato Cosenza”. “In questi dieci anni – ha aggiunto Spadafora – Cosenza ha cambiato notevolmente volto. Nessuno può negare che sia diventata più bella e attrattiva, grazie a opere pubbliche, riqualificazione degli spazi e investimenti nelle attività commerciali. Non tutto è stato fatto alla perfezione e sono stati commessi anche degli errori, ma solo chi non fa non sbaglia”. Poi ha espresso un auspicio: “che non si distrugga tutto ciò che di buono è stato realizzato. Eserciteremo il ruolo di opposizione – ha aggiunto Francesco Spadafora - con assoluta serietà, fino all’ultimo giorno del mandato elettivo. Non faremo mancare impegno, onestà e concretezza. La nostra sarà un'opposizione costruttiva e senza pregiudizi, ma vigile e profonda, nell’interesse dei cosentini. Il nostro auspicio – ha detto rivolgendosi direttamente al Sindaco - è che lei possa operare nel migliore dei modi e nell’interesse della città che rappresentiamo. Le anticipo che nel caso in cui dovessero arrivare proposte che miglioreranno il futuro della città, non mi tirerò indietro”. Sul bilancio di previsione Spadafora ha evidenziato che “oltre ad essere un documento contabile, risulta essere un significativo documento di programmazione politica per servizi, interventi e opere pubbliche annuali e triennali. Ritengo – ha aggiunto - che ci siano tutte le condizioni perché la pratica possa trovare la nostra condivisione. Siamo disposti ad esprimere un voto favorevole e il nostro voto non può essere solo di responsabilità e correttezza nei confronti dei cittadini, ma anche nei confronti di chi ha lavorato alacremente per arrivare all'elaborazione del documento contabile. Responsabilmente – ha anticipato Spadafora - voteremo anche il consuntivo che fa riferimento alla nostra gestione amministrativa che non ha prodotto buchi e voragini, ma buone pratiche che consentiranno il mantenimento di importanti servizi e di programmare il futuro della nostra città. Dovremo far prevalere – ha poi concluso - più le cose che ci uniscono che quelle che ci separano”.
A seguire, l'intervento del consigliere Francesco Luberto. Anche da parte sua gli auguri al Sindaco e alla giunta e al neo assessore Giordano, così come ai colleghi consiglieri. Quanto al bilancio Luberto ha evidenziato che “emerge, nel bilancio di previsione, una situazione molto difficile che si snoda in un contesto estremamente complesso. La politica deve essere chiarezza. Pur accogliendo i fondi del PNRR, non possiamo nascondere che la situazione non consente molti margini di manovra. Quello di oggi è un atto di responsabilità al quale non mi sottraggo”. E sull'azione di riscossione: “auspico che diventi più rigida e che ci sia più collaborazione tra gli uffici. Non è corretto e giusto – ha ribadito Luberto - che a pagare siano sempre gli stessi. Occorre dar vita ad azioni credibili anche sul fronte del patrimonio immobiliare. Occorre – ha aggiunto – una v isione strategica e concreta da mettere in campo subito”.
E' stata poi la volta di Francesco Caruso che ha esordito sottolineando che “registriamo un grande passo in avanti”, considerando esaustiva e attenta la relazione dell'Assessore al bilancio Giordano. “Non avremo difficoltà a valutare favorevolmente il documento contabile. Lo approveremo – ha preannunciato Francesco Caruso - per coerenza e senso di responsabilità e per continuità amministrativa, in quanto si tratta dell'atto programmatorio e indispensabile per il funzionamento e per l’azione di risanamento e di riequilibrio dei conti portata avanti dall’Amministrazione precedente. Di fatto – ha aggiunto - non sono emersi elementi così tragici”. Quindi si è rivolto alla consigliera Bianca Rende per alcune dichiarazioni di qualche giorno fa. “Non può impartire lezioni di real politik. Non deve fornire assist alla maggioranza. L’assessore Giordano ha fornito una verità oggettiva nel prendere atto della situazione contabile del Comune. Il fatto stesso di aver accettato un incarico è la testimonianza che i conti sono sì delicati, ma non disastrosi. Il Comune di Cosenza è come l’80% dei comuni del Sud in dissesto. E' una situazione delicata ma non tragica, effetto di cause di un processo evolutivo che guarda a situazioni di amministrazioni di 10 anni fa. Si può essere di parte, senza essere partigiani o faziosi. Noi apprezziamo questo atteggiamento – ha aggiunto Francesco Caruso - nei confronti della città e dell’assemblea. L’assessore Giordano – ha aggiunto Caruso – non ha ravvisato elementi tali da portare le carte in nessuna procura. Non sono affermazioni eclatanti queste, ma vanificano l’operazione verità che si sta rivelando una bolla di sapone. Ci dedicheremo all’azione per far crescere Cosenza”. Poi ha esortato l'Amministrazione a guardare alla fese successiva. “Lasciateci contribuire a questa fase di crescita – ha detto, inoltre. “Noi abbiamo trovato nel 2011 un comune in dissesto. C’è un disavanzo del Comune. Ora c’è lo strumento del bilancio stabilmente riequilibrato. Quello di oggi è un ulteriore passaggio del processo di risanamento di una città trovata in condizioni disastrose e di cui siamo riusciti ad ammortizzarne gli effetti, salvando il personale e le cooperative e rendendo la città più bella e attrattiva. L'ocualata gestione della cassa – ha detto ancora Francesco Caruso - non può prescindere dal superamento del problema della riscossione. Impinguare le entrate tributarie è fondamentale. Nel 2020 abbiamo avuto previsioni per la TARI per 17,3 milioni. L'incasso è stato di 5,3 milioni. Così è stato anche per l'acqua. Le previsioni per gli incassi non sono state rispettate. C’è una macchina comunale da rafforzare e non siamo stati bravissimi a sollecitare le riscossioni. Ci sono i concorsi e i fondi per attrezzare meglio la macchina comunale”.
Anche il consigliere Mimmo Frammartino, intervenuto subito dopo, ha considerato la relazione dell'Assessore Giordano come “un contributo di spessore e una buona iniezione di ottimismo”. Frammartino si è rivolto alla minoranza precisando che doveva essere proprio l'opposizione a riporre nella maggioranza l'auspicio a votare il bilancio, non il contrario. Di Francesco Caruso non ha condiviso l'affermazione secondo la quale “l'operazione verità sta diventando una bolla di sapone”. Caruso si sbaglia – ha precisato Frammartino. “Siamo costretti a rinunziare ad una buona parte del programma. Questo è il prezzo che paghiamo al bilancio che oggi votiamo. Lo facciamo perché ci arrivano contributi di spessore e soprattutto chiarezza. Viene chiesto un atto di amore e noi siamo disponibili a farlo. Il collegio dei revisori ha fornito un parere sulla situazione economica indicando le strade da seguire per iniziare il risanamento: tagliare le spese superflue, pensare al personale e ad una riscossione più oculata. Fare, cioè, nei prossimi anni, ciò che la precedente Amministrazione non ha fatto. L’operazione verità non è una bolla di sapone, perché la città deve essere infomata. La precedente Amministrazione – ha aggiunto Frammartino – si è comportata come la cicala, noi dovremo fare come la formica che riempie il granaio. La città deve sapere che tra meno di 6 mesi le attività del Comune rischiamo il collasso. Si ridurrà ulteriormente il personale. Ha ragione l’assessore quando lancia l’allarme. Dovremo intervenire subito prima che sia troppo tardi”.
Subito dopo è intervenuto il consigliere comunale Raffaele Fuorivia, che ha voluto mettere a fuoco alcuni aspetti più tecnici che politici. .
Il vero bilancio preventivo si approverà nei primi mesi del prossimo anno. Saremo bravi, se entro il 30 aprile, avremo in mano lo strumento preventivo. Preferisco che si parli anziché di Operazione verità, di Operazione certezza. Oggi abbiamo delle certezze. Rispetto ad un disavanzo di 11 milioni di euro, non starei così tranquillo, come dice Francesco Caruso. Un po' i polsi mi tremano. Sono molto, ma molto preoccupato. Un altro macigno- ha sottolineato ancora Fuorivia - è sicuramente l’anticipazione che ci costa un milione di euro all’anno. La cosa strana è che tutte le spese sono entrate nel dissesto. Le ditte i lavoratori che si sono trovati ad avere dei crediti, rientrano nel dissesto. L’altra questione che va evidenziata è quella dei tributi. Su questo va aperta una discussione. La società che gestisce la riscossione e che ha fallito su tutta la linea è in scadenza di contratto. A me interessa che prima che scada il contratto, la società vada chiamata al rispetto delle norme contrattuali.. E sono certo che l’assessore al bilancio si renderà parte attiva”. Un altro passaggio Fuorivia lo riserva al personale: “il personale impatta tantissimo sul bilancio. Invito l'AssessoreCovelli a cercare di razionalizzare al massimo le risorse, dando priorità ai servizi più importanti e agli uffici che permettono di far camminare la macchina amministrativa”.
Con l'Assessore al bilancio Giordano si è poi complimentato anche il consigliere Michelangelo Spataro. “Ha centrato – ha detto -più punti che riguardano la vita amministrativa della città e le future entrate dai beni immobili alienabili. La sua è stata un'analisi perfetta e in pochi giorni ha inquadrato con molta onestà le debolezze del bilancio. Siamo carenti, ma possiamo recuperare molto. L'Assessore – ha aggiunto Spataro – ha pronunciarto una frase molto significativa quando ha detto che questa Amministrazione non ha la paternità di questo bilancio. Credo che nessuna Amministrazione possa avere la paternità dei bilanci precedenti. Non mi tirerò indietro, ma vorrei ricordare al collega Frammartino che non può dimenticare che nel 2012 arrivò la comunicazione della Corte dei Conti che prefigurava il dissesto del Comune. Abbiamo dovuto correre anche noi per far fronte ad un riequilibrio di bilancio in un primo tempo bocciato dalla Corte dei conti regionale e poi approvato da quella a sezioni riunite. Non ho mai digerito l’operazione verità perché ha il sapore di una ricerca dei colpevoli: Siamo dei comuni mortali a che a fasi alterne occupiamo posti di responsabilità. Oggi, se si vuole andare avanti, il bilancio si deve votare così come sono stati votati i bilanci con perdite significative. Considerate che tutti i comuni del sud sono in dissesto. Tutte le città italiane sono in queste condizioni. La pandemia ha anche contribuito. Credo che tutto sommato ci siano le condizioni per un proficuo lavoro. Troverete in noi una parte coscienziosa e senza preclusioni”.
Anche il Presidente della commissione bilancio Gianfranco Tinto ha voluto dire la sua. “Stiamo lottando per cercare di far quadrare i conti e organizzare al meglio le commissioni. Ringrazio i membri della commissione che in questi giorni si sono adoperati in tutti i modi, ed anche il Dirigente del settore bilancio. Questo – ha detto ancora Tinto - è il bilancio di previsione che in effetti è un consuntivo del 2021”. Tinto ha ringraziato il collegio dei revisori dei conti e il suo Presidente Manna per aver esplicitato le osservazioni del collegio ed anche la minoranza per l'atteggiamento collaborativo. “Bisogna lavorare in un'unica direzione, remando dalla stessa parte”. Quindi ha elencato due criticità: il sottodimensionamento del personale che preoccupa per garantire il mantenimento dei servizi essenziali e l'infruttusoità dei beni comunali. “E' veramente spiacevole – ha rimarcato Tinto -perché il patrimonio comunale messo a regime potrebbe invertire la tendenza. Mi batterò perché ci sia questa inversione di tendenza. Quando vedo che le riscossioni si attestano intorno al 20% non riesco a farmene una ragione. I cittadini devono capire che per avere dei servizi, bisogna contribuire alle spese comunali. Se non battiamo su questo punto non potremo andare avanti”.
Si è poi passati alle dichiarazioni di voto.
Michelangelo Spataro ha preannunciato voto favorevole. “E’ una pratica che ci appartiene. Voi la votate per andare avanti sulla vostra strada e a continuare l’azione amministrativa. Noi vi auguriamo di fare meglio di noi”.
La consigliera Bianca Rende ha preliminarmente indirizzato un segnale di vicinanza alle migliaia di famiglie che stanno combattendo in città con il virus in casa. La sanità al collasso e ha lanciato il suo grido di allarme. Bisogna prendere in mano la situazione. Il 24 dicembre sono stati tollerati comportamenti intollerabili. Le autorità di pubblica sicurezza – ha detto Rende -devono essere sollecitate a fare il loro lavoro”. E sul bilancio: “condivido la preoccupazione e le affermazioni di Frammartino. Ho condiviso la scelta del nuovo Assessore Giordano. Noi, però, dobbiamo perseverare nella linea di totale discontinuità con la precedente Amministrazione. Quello che è stato premiato con il risultato elettorale – ha precisato Bianca Rende – è l'atto di grande fiducia della città nei confronti di persone che hanno messo la loro onestà ed hanno voluto mettersi in gioco per concretizzare un percorso di risanamento dei conti pubblici. E’ un impegno che riguarda tutta la città. Approviamo il bilancio per un atto di amore, perché è questo il motivo per cui ci avete votato. E' bene però dire che molte cose, per i primi tempi, non sarà possibile farle, sul piano della gestione ordinaria. Al momento altri grandi sacrifici ci attendono, ogni euro dovrà essere prima indirizzato a chi ci ha dato credito e a garantire questo garantiamo noi che facciamo politica per passione e per il benessere della collettività. Rispetto alle partite vincolate, però – ammonisce Bianca Rende - la chiarezza deve essere definitiva. Bisogna portare le carte alla procura della Corte dei Conti di Catanzaro. E’ giusto che la città separi i percorsi e le gestioni. Chiedo che questa certezza e chiarezza venga dall’esterno. Al futuro poi si guarda tutti insieme. E’ necessario che il Sindaco parli alla città e dica ai cittadini qual è la situazione. Chi oggi governa la Regione non disconosce la situazione finanziaria del Comune. Doveroso è mettere un punto ai cantieri aperti”. Bianca Rende ha infine chiesto di investire la deputazione parlaentare calabrese perché si chieda al governo un impegno per Cosenza quale città capoluogo”.
Subito dopo l'intervento del consigliere Giuseppe d'Ippolito che ha rimarcato la volontà della minoranza a dare il proprio contributo. “E' difficile amministrare la città che ha una lunga storia – ha detto d'Ippolito. Sono sinceramente convinto – ha aggiunto che solo lavorando in sinergia con la Regione si potrà dare una svolta al bilancio comunale e ai bisogni della città. E’ su questo che dobbiamo poggiare le basi e la volontà di dare un futuro alla città”. D'Ippolito si è dichiarato in disaccordo con i provvedimenti assunti dall'Amministrazione sulla viabilità e sul bilancio ha ribadito il voto favorevole. Quindi ha sottolineato la necessità di dar vita ad un'energica azione di riscossione. “E’ opportuno cercare di trovare soluzioni alternative. Un piccolo sforzo da ogni cittadino sarà ben accolto dalla minoranza. Occorre riuscire a mettere in campo tutte le azioni possibili affinché anche a Cosenza si senta l’orgoglio di pagare i tributi”. Il bilancio è stato poi definito “quasi consuntivo” nell'intervento successivo del consigliere Francesco Alimena che ha sottolineato di non voler mettere in discussione “il principio della continuità amministrativa avendo noi uno spiccato senso delle istituzioni”. “Non vogliamo – ha aggiunto- venir meno all'assunzione della nostra responsabilità di governo, pur sapendo che la responsabilità della gestione di questo bilancio appartiene interamente alla precedente amministrazione. L'approvazione di questo bilancio è una condizione necessaria, un atto dovuto, non per guardare indietro e al passato amministrativo, ma per dare avvio ad un nuovo inizio. Stiamo lavorando alla ripartenza di Cosenza che non può prescindere da una indispensabile e necessaria azione di risanamento. Al 31 dicembre 2019 – ha aggiunto Alimena – avevamo un avanzo vincolato che, però, non avevamo come coperto. Sulla carta quella somma c'è ancora, Se non lo avessimo messo nel nostro bilancio, invece che un'operazione verità, avremmo fatto un'operazione suicidio. Se noi Comune chiediamo di riscuotere le tasse, dobbiamo anche essere un ottimo pagatore. Ai cittadini non si può chiedere di contribuire con i loro tributi alle casse comunali e non offrire in cambio i servizi necessari e dovuti. In questo bilancio – ha proseguito Alimena – ci sono i fondi per i mutui, il personale, i servizi essenziali, soprattutto per il welfare e per le persone in stato di bisogno. Ed è essenziale approvarlo per garantire, in prospettiva, che questi servizi aumentino in quantità e qualità e le tariffe siano riviste in senso migliorativo. Così come per le cooperative. Nel bilancio è previsto un impegno di spesa di 6 milioni e 500 mila euro, come contributo straordinario della Regione Calabria, per le cooperative. Oggi votiamo questo Documento Unico di Programmazione – ha concluso il consigliere Alimena – per consentirci un riordino delle entrate e delle uscite e l'obiettivo della buona amministrazione nel cui futuro i bilanci consuntivi siano tali e i bilanci di previsioni siano veramente la previsione certa di quello che verrà”.
Il dibattito è stato concluso dall'intervento del consigliere Ivan Commodaro per il quale “bisogna lasciarsi il passato alle spalle e lavorare senza j’accuse per arrivare alla alla realizzazione della Cosenza 2050 così come disegnata dal Sindaco Franz Caruso nel suo programma elettorale. La cittadinanza deve essere messa al corrente che ci vorrà del tempo a causa della pletora di problemi con i quali siamo chiamati a fare i conti”. Tra le criticità, Commodaro elenca la grave carenza di personale che sarà aggravata dal prossimo piano per i pensionamenti e la mancanza di entrate. “L'attuale deficit rispetto alle riscossione – ha sottolineato Commodaro - non è sopportabile. Occorre riportare a regime le entrate studiando dei correttivi , magari ricorrendo a rateizzazioni mensili per non soffocare i contribuenti. Le casse che piangono non possono essere una scusa per un'amministrazione del fare come la nostra. C'è la ferma volontà di tutti noi, componenti dell’assise, per andare avanti. Occorre instaurare un rapporto di sinergia e collaborazione vere”.