Abbiamo ascoltato le dodici canzoni (tanto, troppo rapper) e non sono mancate anche per quest'anno, delle piacevoli sorprese.
BAIS – “ Che fine mi fai”
C’è un fischio quasi costante che richiama a tratti l’attenzione, leggerezza assoluta.
SENZA_CRI – “A me”
Brava ed elegante, Madame ha una rivale.
DESTRO – “Agosto di piena estate”
L’orgoglio “coatto-chic” ha un nuovo esponente, il ghigno è di Billy Idol, la poesia è degna di Ultimo.
MARTINA BELTRAMI – “Parlo di te”
Suona il pianoforte e canta anche bene, ma la canzone non scuote.
ESSEHO – “Arianna”
L’intro evoca appena appena “Figli delle Stelle”, ma è un attimo, poi ti ritrovi ad ascoltare Coez. Canzone debole.
YUMAN – “Mille notti”
E’ una preghiera che invoca un amore che non torna, raggiunge la sufficienza, ma attendiamo nuove storie.
LITTAME’ – “ Cazzo avete da guardare”
Che peccato, una voce così meriterebbe un testo migliore, la canzone non siamo riusciti a raccoglierla, al momento resta un’incompiuta.
MATTEO ROMANO - “Testa e croce”
Orecchiabile e dunque radiofonica, il testo fresco ed imberbe, è perfetto per lo spot del famoso cornetto. L’innocenza vince sempre.
VITTORIA - “California”
Ecco l’erede di Giusy Ferreri, questa diciottenne ci spilla in testa anche “Bando” di Anna, per lei Sanremo Giovani, sarà un bel trampolino.
TENNAI – “Esagerata”
Ottimo groove per un testo scorrevole e divertente, si distingue . Bravo.
OLI? – “Smalto e tinta”
Neanche Achille Lauro avrebbe osato tanto: la degna risposta al “Triangolo” di Renato Zero a distanza di 44 anni. La gonna e il rock fanno il resto.
SAMIA – “Fammi respirare”
Potenza vocale e raffinatezza insieme , queste le sue caratteristiche; il brano e la musica non si discutono.