Tra pandemia e rincaro bollette luce e gas, tempi sempre più duri per lo sport. Una situazione che rischia di collassare ulteriormente le piscine. Alle spese per la messa in sicurezza degli impianti, le restrizioni numero persone, si è aggiunto il “caro bollette” che rischia di dare il colpo di grazia ai gestori. Sulla situazione sportiva in generale e sull'ulteriore aggravio dei costi interviene il Presidente Regionale della Federazione Italiana Nuoto. “Dopo una buona partenza della programmazione con alcune manifestazioni disputate - sottolinea Alfredo Porcaro – inevitabile la sospensione delle attività dal primo al 31 Gennaio e non è da escludere un ulteriore slittamento della ripresa. Oltre alla pandemia che sembra essere inarrestabile quello che ci preoccupa è l'ulteriore aggravio di costi per le strutture che dovranno sopportare l'aumento delle bollette di luce e gas di circa il 50%. Considerando le difficoltà scaturite dalla drastica riduzione del numero degli utenti, costi di messa in sicurezza strutture, questo aumento di luce e gas rischia di portare alla chiusura le piscine essendo impianti energivori, con conseguente perdita di posti di lavoro. Sarebbe un danno enorme per l'attività agonistica, il tempo libero l'attività sociale e per il patrimonio impiantistico regionale”. Il massimo dirigente della FIN Regionale spiega cosa sarebbe necessario per affrontare tale situazione disagevole. “ Oltre all'interessamento tangibile del nostro Presidente Nazionale Paolo Barelli è importantissimo e fondamentale che intervengano tangibilmente le istituzioni comunali, provinciali e regionali se vogliamo salvare seriamente il mondo dello sport”.