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Cosenza, il dibattito nel Consiglio comunale sul consuntivo 2020
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Nel corso della seduta, su richiesta del capogruppo del PD Francesco Alimena, il Consiglio comunale ha osservato un minuto di silenzio per ricordare David Sassoli,  il Presidente del Parlamento Europeo scomparso l'11 gennaio scorso.

Il dibattito sul conto consuntivo 2020 ha fatto registrare preliminarmente l'intervento del Presidente della commissione Bilancio Gianfranco Tinto che ha ripercorso l'iter della pratica in commissione con l'intento di relazionare anche i componenti delle altre commissioni. “Abbiamo ascoltato con attenzione – ha sottolineato Tinto - il parere dei revisori che certamente non considera l’Ente in una situazione rosea. L'organo di revisione, a dire il vero, non ha fatto altro che avvalorare quel che era stato spiegato in precedenza”. Tinto ha sottolineato ancora che la votazione in commissione è avvenuta alla presenza di 8 consiglieri, 5 hanno votato a favore e 3 si sono astenuti. Sul contenuto della relazione del collegio dei revisori, il Presidente della commissione bilancio ha riconosciuto che  “l’organo di revisione si è spinto anche oltre, ma l’ha fatto per mettere in luce le carenze di personale, soprattutto quelli dei servizi finanziari”.

Subito dopo è intervenuto il consigliere Francesco Spadafora. “L’atto con cui la giunta rendiconta le spese effettivamente sostenute - – ha detto - fa riferimento alla gestione dell’organo esecutivo della precedente Amministrazione che ha portato avanti un significativo raggiungendo obiettivi che hanno cambiato il volto della bellissima Cosenza, dando vita ad un esponenziale sviluppo economico, sociale e culturale. Nonostante le criticità e il disavanzo di 11 milioni di euro la pratica di bilancio – ha aggiunto Spadafora - certifica inequivocabilmente che la precedente Amministrazione non ha commesso alcuna irregolarità in relazione alla stabilità amministrativa dell’Ente. La pratica, quindi, non può non trovare accoglimento nel gruppo di Fratelli d'Italia che esprimerà parere positivo”. Spadafora ha ricordato, in conclusione,  che quando il  9 febbraio 2013 il Consiglio comunale fu chiamato a pronunciarsi sul riequilibrio finanziario e il predissesto dell'Ente, approvò la pratica per il mantenimento di servizi e delle cooperative sociali. “Esprimo apprezzamento – ha detto l'esponente di Fratelli d'Italia – per i 5 consiglieri che votarono quell'atto insieme alla maggioranza. Tre di loro sono presenti anche stasera: Giuseppe Mazzuca, Roberto Sacco e Mimmo Frammartino. Li ringrazio ancora per  aver fatto prevalere il bene comune sulle appartenenze”.

E' stata poi la volta dell'intervento del consigliere Francesco Luberto

“Trovarsi ad appuntamenti importanti come quello odierno – ha esordito Luberto - oltre ad essere un momento dove il senso di responsabilità politica deve costituire il fondamentale atteggiamento di tutti noi, è comunque stimolante ed utile perché consente di conoscere e far conoscere, in modo particolare ai cittadini, il punto in cui si trova la dialettica politica. Proprio per questa ragione riteniamo necessario ribadire che il nostro gruppo consiliare ha sempre mantenuto un comportamento coerente e cristallino con i propri elettori e comunque con tutta la città nel rispetto delle istituzioni e delle altre forze politiche. Sin dall’inizio abbiamo chiarito che il sostegno elettorale fornito in sede di ballottaggio ed il successivo eventuale sostegno alla maggioranza – ha proseguito Francesco Luberto - sarebbe stato necessariamente subordinato ad una attenta vigilanza su tutti i singoli atti e su tutte le singole azioni.

E questo vale non solo per gli atti o le azioni prettamente amministrative, ma anche per le scelte politiche che riteniamo debbano anch’esse essere coordinate insieme circa l’opportunità o meno delle stesse. In merito al bilancio consuntivo  rileviamo una situazione alquanto preoccupante. Avevamo chiesto in sede di approvazione del previsionale un’inversione di tendenza sul metodo di lavoro rispetto al passato.

Tale inversione – sostiene Luberto - non è avvenuta.

Rispetto a quanto da noi chiesto nella precedente seduta del 29 dicembre 2021, ovvero che si provvedesse ad una azione volta alla riscossione dei tributi con l’incrocio dei dati del contribuente, ad oggi non registriamo nessun atto amministrativo e/o di indirizzo che vada verso quella direzione. Stessa cosa vale per la ricognizione del contenzioso tributario, così come da noi più volte richiesto. .

Anche per ciò che concerne il patrimonio immobiliare dell’ente avevamo chiesto che vi fosse un’azione volta a far conoscere l’esatta identificazione dello stesso ma ancora oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta in merito.

Questa assenza di metodo potremmo estenderla anche ad altri aspetti.

Ciò vale ad esempio per la riapertura di via Misasi, non perché noi vogliamo discutere se è giusto o sbagliato riaprire, ma perché riteniamo che un metodo di lavoro corretto avrebbe imposto a nostro avviso che il comune di Cosenza venisse prima dotato di un piano urbano del traffico per potere solo successivamente realizzare le opere necessarie alla risoluzione dei problemi legati alla viabilità. Tale metodo – ha proseguito il consigliere Luberto - che noi non condividiamo, afferisce anche alla nomina che il Sindaco ha inteso fare a collaboratori a titolo gratuito, salvo rimborsi spese, che non garantiscono quel rinnovamento da tutti invocato e fin qui propagandato. Ma, sia chiaro, non certamente per questioni personali o personalistiche… “nessuno è contro nessuno a livello personale…” ma perché restiamo convinti che Cosenza necessiti di totale discontinuità nei metodi e nelle figure politiche di riferimento. Detto ciò continueremo a svolgere il nostro lavoro con serenità e con determinazione come sino ad ora abbiamo coerentemente fatto”.

Con riferimento alla relazione dell'organo di revisione è poi intervenuto il consigliere comunale Michelangelo Spataro che, rispetto ad alcune espressioni adoperate dai revisori ha parlato di “vilipendio verso l’aula consiliare e i consiglieri comunali”.. Le perplessità di Spataro si appuntano soprattutto all'espressione utilizzata nella parte finale della relazione dei revisori, quando si esprime parere favorevole all'atto di bilancio, ma con riserva. “Su questo aspetto – ha detto Spataro nel suo intervento -  avevo pregato di intervenire, anche con un intervento diretto del Sindaco, se fosse stato necessario. I consiglieri comunali non sono tenuti a sollecitare i dirigenti.  Anche l'espressione “senza indugio” è un termine – ha aggiunto Spataro – che   fa paura e che terrorizza. Il parere dei revisori non mi piace, dall’inizio alla fine, perché vengono addossate a noi responsabilità che non ci appartengono. Ho approvato il bilancio di previsione, ma non digerisco ciò che è stato scritto dai revisori, addirittura  in grassetto. Neanche loro hanno avuto la buona volontà di studiare le carte”

Subito dopo è intervenuto il consigliere Giuseppe d'Ippolito che ha riconosciuto in questa circostanza di aver avuto “gli atti contabili con anticipo rispetto al passato . Di contro – ha aggiunto - registriamo che la relazione dei revisori è arrivata solo ieri. Si doveva interpretare diversamente il ruolo dei revisori. Il TUEL non dice in che termini si deve esplicare il parere dei revisori. Il nostro ruolo – ha aggiunto d'Ippolito - è quello di approvare un riconoscimento dei debiti fuori bilancio e nessuna responsabilità si può addebitare. Delle due l'una. O non v’è traccia dei debiti fuori bilancio  o non sono stati portati all’attenzione del Consiglio”. Quindi ha lanciato la  proposta di arrivare ad una maggiore correlazione tra le concessioni rilasciate dal Comune e l’effettivo pagamento dei tributi. Sulla Cosap occorre mettere in piedi un indirizzo forte, cercare di accelerare sui prossimi passaggi e lavorando in maniera un po’ più intensa”. 

Come in altri consiglieri, anche in Raffaele Fuorivia il parere dei revisori ha destato qualche perplessità anche per la sua “irritualità”. Fuorivia, però, ha meglio chiarito il suo punto di vista. “Considerata la situazione del Comune – ha detto - se i revisori non sono messi nelle condizioni di conoscere debiti e contenzioso, formulano al Comune, a titolo di cautela, un invito a fare attenzione. Alcune sicurezze – ha affermato il consigliere del PSI -  le abbiamo avute dal dirigente al bilancio Giovinazzo (e cioè che non ci sono debiti fuori bilancio). A me, però, preoccupa il contenzioso che è un fronte difficile da gestire. Sulle entrate il meccanismo di recupero che avevamo sollecitato non non si è messo in moto del tutto e questo non è tollerabile. Ha fatto bene il collegio dei revisori ad evidenziare questo aspetto”. Nel preannunciare il voto favorevole del PSI alla pratica di bilancio Raffaele Fuorivia ha poi espresso solidarietà al Sindaco per gli attacchi della settimana scorsa. “Ci sta la polemica – ha detto - ma ci sono dei paletti che non si può superare, soprattutto quando si utilizzano i bambini. Non permettiamo a nessuno di infangare nessuno di noi, dal Sindaco all’ultimo consigliere comunale”. Vicinanza al Sindaco è stata espressa anche dal consigliere Gianfranco Tinto, intervenuto nuovamente. “E' stato fatto oggetto di insulti per aver dato seguito al suo programma.  Non posso pensare che i bambini abbiano quegli atteggiamenti”. Rispondendo al consigliere Luberto, Gianfranco Tinto ha rintuzzato la polemica sulla presunta mancanza di discontinuità nell'azione della nuova Amministrazione. “Come fa a dire che non ci sono stati elementi di discontinuità? Ci facciano prima lavorare e poi venga a dire questa   minoranza ciò che abbiamo e ciò che non abbiamo fatto”.

Anche il consigliere Mimmo Frammartino, intervenuto subito dopo, ha espresso riserve sull'atteggiamento di Luberto e del suo gruppo. “63 giorni– ha detto - sono troppo pochi dal 29 dicembre, per andare all’opposizione. La dialettica non può mancare ma si deve abbinare a ciò che succede in Consiglio”. Sulla relazione dei revisori anche Frammartino ha espresso perplessità. Irrituale è il dispositivo, ma la sostanza è quella”. E sulla vicenda di via Roma: “bisogna dare buoni esempi da imitare.  Se nell’agenda politica del Sindaco quello è il primo provvedimento e le elezioni lo hanno sancito bisogna accettarlo”.

In sede di dichiarazioni di voto sono intervenuti i consiglieri Francesco Caruso, Bianca Rende e Ivana Lucanto.

Nel preannunciare il suo voto favorevole alle pratiche di bilancio afferenti all’attività dell’Amministrazione uscente, Francesco Caruso ha parlato di “atto di coerenza”. “Siamo orgogliosi per quello che è stato fatto.  In dieci anni di governo Cosenza è cresciuta perché qualcuno ha lavorato. Quando ci siamo insediati – ha aggiunto - il personale rischiava la mobilità. Abbiamo tamponato un dissesto annunciato, salvaguardando la qualità dell’Amministrazione e i posti di lavoro. Continuiamo a rivendicare orgogliosamente il nostro operato”.  Anche Francesco Caruso è intervenuto sulla vicenda di via Roma. “Il dissenso deve essere garantito e un’Amministrazione deve essere tollerante. Su quella riapertura non siamo d’accordo e lo abbiamo espresso pubblicamente. Rimuovendo quella piazza non si risolvono i problemi della viabilità. E sull'argomento non c’è compattezza neanche nella maggioranza”.

E' poi intervenuta la consigliera Bianca Rende che ha condiviso ciò che aveva detto il collega Luberto. “La nostra – ha spiegato Rende - è una posizione politica necessaria in questa città, oggettivamente privilegiata, perché noi possiamo prendere le distanze con autorevolezza dalla gestione precedente, per averla sempre avversata. Nessuno ci potrà dire – ha aggiunto la consigliera Rende - che siamo venuti qui a difendere le cose fatte  e le ragioni degli altri. Dobbiamo essere lucidi e razionali ed avere come bussola l’interesse della città  e dei cittadini di Cosenza. Ed è per questa ragione che il 29 dicembre scorso abbiamo votato convintamente a favore del bilancio di previsione. Questo – ha detto ancora Rende - non ci colloca in una maggioranza, ma ci fa apprezzare, pratica per pratica, quelle che sono le condizioni di contesto, rebus sic stantibus. Oggi abbiamo una rappresentazione della realtà che è, per come viene rappresentata nella relazione dei revisori dei conti, letteralmente catastrofica. Non possiamo consentire un elogio della passata stagione di governo. Questo è possibile perché non è ancora avvenuta quella operazione necessaria di discontinuità e di chiarezza tra il passato, il presente e il futuro, quello che noi chiediamo dal 29 dicembre.  Una necessaria cesura rispetto alle responsabilità precedenti. Dobbiamo dire, ma lo devono fare la Giunta e il Sindaco, attraverso atti di indirizzo, cosa sta cambiando e cosa cambierà, come, ad esempio, si vuole mettere mano alla riscossione, perché c'è un'intera città vessata dall’agenzia di riscossione. Non si è levata una sola parola di biasimo, da parte dell'Amministrazione, rispetto a quella che in commissione ho definito “pesca a strascico”, l’invio irrazionale di cartelle esattoriali, per le quali non viene data la possibilità di discutere e chiarire la propria posizione, in quanto prendere un appuntamento con Municipia è diventato difficilissimo. Noi vediamo – ha aggiunto Bianca Rende - un volo di calabrone, mentre questa città avrebbe bisogno, invece, di un falco pellegrino. C'è bisogno di dare dei segnali chiari che prescindono dalla carenza di personale. E dare segnali chiari non può essere solo l’apertura di una piazza, avvenuta in tempi e modi che hanno messo l’Amministrazione in conflitto con il resto della città. Bisognava affrontare il discorso in maniera più complessiva. Bisognava risolvere prima le grandi criticità che pure ci sono, come la realizzazione dell'arteria viaria alternativa  al viale Parco. Lo slargo si sarebbe potuto aprire alla fine di un processo, di un’analisi dei flussi. Anche io mi associo alla solidarietà espressa nei confronti del Sindaco insieme al mio gruppo per le espressioni di dileggio utilizzate, ma non condividiamo che si possa negare la libertà di espressione di un dirigente scolastico. Mi auguro – ha concluso Bianca Rende - che  il programma dei 12 interventi dell'Assessore Covelli si realizzi, non per 12, ma per 24 interventi, perché lo abbiamo molto stimolato ad intraprendere il dialogo con le scuole e a partecipare ai bandi. Siamo persone responsabili che vorremmo vedere maggiori segnali di discontinuità. E' legittimo astenerci di fronte a questa timidezza e  lentezza a prendere le distanze in maniera chiara e netta rispetto alla gestione precedente”.

E' stata poi la volta della consigliera Ivana Lucanto che ha definito la pratica di bilancio in discussione “un atto di notevole importanza. Non possiamo non esprimere il nostro voto favorevole. Di fronte alle questioni importanti noi preferiamo metterci la faccia e dare il nostro serio contributo, per coerenza e serietà politica”.

Prima della fine del Consiglio, sono state presentate due mozioni. La prima, a firma dei Consiglieri comunali Chiara Penna e Francesco Turco e sostenuta da tutta la maggioranza, per iscrivere all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale  l'inserimento nello statuto del Comune di Cosenza del riferimento al principio dello “IUS SOLI” e l'istituzione della cittadinanza onoraria da conferire ai minori nati in Italia da genitori stranieri regolarmente soggiornanti o nati all'estero, ma che hanno completato almeno un ciclo scolastico o di formazione italiano. L'altra mozione, presentata dal consigliere Francesco Alimena, ma anche questa sottoscritta da tutta la maggioranza, impegna l'Amministrazione comunale a sostenere l'approvazione della proposta di legge n.1714 del 2019, attualmente in discussione in Commissione affari costituzionali della Camera dei Deputati, e supportata dal comitato civico “Voto dove vivo”, per modificare le procedure elettorali e consentire l'esercizio del diritto di voto ai cittadini fuori sede in occasione delle varie competizioni elettorali, dando la possibilità di scegliere se votare nel comune di domicilio o in quello di residenza.

Approvato anche documento bipartisan sul conflitto in Ucraina

Il Consiglio comunale, presieduto da Giuseppe Mazzuca, ha approvato in serata, con 25 voti a favore e due astensioni (i consiglieri Bianca Rende e Francesco Luberto) il  rendiconto di gestione e il conto di bilancio, stato patrimoniale e conto economico per l’esercizio finanziario 2020. Approvato, inoltre, all'unanimità, un documento bipartisan sul conflitto in Ucraina, sintesi di due distinti documenti che erano stati presentati dalla maggioranza e dall'opposizione. L'assemblea di Palazzo dei Bruzi ha poi approvato all'unanimità il riconoscimento di legittimità di alcune spese derivanti da lavori di somma urgenza e ha preso atto della relazione sui risultati del controllo successivo di regolarità amministrativa, eseguito dal Servizio di Controllo Interno sugli atti, adottati nel primo semestre del 2021. Non sono stati discussi dal Consiglio comunale gli altri due punti all'ordine del giorno (la permuta fra terreni di proprietà del Comune di Cosenza e terreni di proprietà dell’Istituto Suore Operaie dei Sacri Cuori e  l'approvazione dello schema-accordo di collaborazione tra il Ministero della Cultura - Segretariato regionale per la Calabria, il Comune di Cosenza ed il Centro Internazionale di Studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani, perché non ancora discussi nelle commissioni consiliari competenti.

Quella di oggi è stata la prima seduta di Consiglio comunale per il nuovo segretario generale del Comune, dottoressa Virginia Milano che ha ricevuto gli auguri di buon lavoro dal Sindaco Franz Caruso, dal Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca, e da tutti i consiglieri comunali che sono intervenuti nel corso del dibattito.

Il documento sul conflitto in Ucraina

In apertura di seduta era stata presentata sul conflitto in Ucraina  una mozione per la maggioranza, illustrata dal consigliere Giuseppe Ciacco e una mozione dal capogruppo di Fratelli d'Italia Francesco Spadafora. Si è poi optato per la stesura di un documento unico che è stato elaborato da maggioranza e minoranza dopo una sospensione decisa dal Presidente Mazzuca proprio per consentire l'eleborazione del documento unico. Il documento bipartisan in premessa sottolinea che “la crisi Ucraina che sta destando grande apprensione e angoscia nella comunità internazionale, rappresenta uno degli eventi più drammatici della storia recente dell'Europa. L'invasione dell'Ucraina avviene in spregio ai valori fondamentali della nostra Costituzione che ripudia ogni guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Non diversamente, l'atto unilaterale di aggressione della Russia ai danni dell'Ucraina avviene in spregio al diritto internazionale, quale strumento di risoluzione giuridica dei conflitti. Allo stesso modo, è doveroso che la politica italiana, concordemente, predisponga una linea politica ed economica finalizzata a preservare gli interessi nazionali dagli inevitabili riflessi economici che comporterà la guerra russo-ucraina. E' necessario intervenire – prosegue il documento approvato in Consiglio comunale -  in termini di cooperazione internazionale per scongiurare la prevedibile catastrofe umanitaria ai danni della popolazione civile ucraina. Dalla città di Cosenza deve alzarsi forte il grido di riprovazione per ciò che sta accadendo in Ucraina. Non ci sono motivazioni, di nessun genere, che possano giustificare quanto sta avvenendo. Là dove finora nulla hanno potuto le diplomazie, è necessario arrivare con una presa di coscienza collettiva che deve e può partire anche dalle nostre comunità. Ognuno per la propria parte, può dare, con determinazione e manifestando tutta la propria contrarietà ed il proprio sdegno per ogni forma di conflitto, un modesto, ma importante contributo per riportare alla ragione chi, non rendendosi conto dell'altissimo rischio che stanno correndo gli equilibri internazionali, sta pervicacemente perseguendo obiettivi distruttivi che allontanano i processi di pace, rappresentando un pericolo per tutta l'umanità. Giunga alle comunità ucraina e russa calabrese la nostra solidarietà e vicinanza più convinte. Il Consiglio comunale – è scritto ancora nel documento – rivolge un appello al Presidente nazionale dell'ANCI e al Presidente dell'ANCI Calabria, affinché si valutino iniziative congiunte che possano esprimere con forza sia sentimenti di condanna da parte delle città italiane e calabresi, sia l'impegno verso inziative di neutralità attive per ridurre la tensione e promuovere un accordo politico. E' per questo che la città di Cosenza esprime profonda preoccupazione per la tensione crescente ai confini dell'Ucraina, condanna con forza ogni inziativa che possa minare la pace e la stabilità in Europa e ribadisce la propria contrarietà a qualsiasi guerra e conflitto. La vita, il benessere e la sicurezza di milioni di persone sono concretamente messe a rischio da questa escalation. Inoltre chiede al Governo italiano, agli Stati membri e alle istituzioni dell'Unione Europea di impegnarsi in una iniziativa di neutralità attiva per ridurre la tensione e promuovere un accordo politico tra tutte le parti. Inoltre chiede di condannare con ogni misura e in ogni sede internazionale l'unilaterale aggressione militare perpetrata ai danni dell'Ucraina; di richiedere che l'Europa e gli Stati membri coordinino un intervento umanitario per l'accoglienza dei profughi ucraini a seguito della guerra che sta flagellando la popolazione. Chiede ancora che il Governo italiano si impegni a richiedere un intervento europeo volto alla creazione di un fondo per introdurre meccanismi economici di compensazione per riequilibrare i danni che le singole nazioni europee subiranno per via delle sanzioni imposte alla Russia e delle conseguenti controsanzioni; a creare, inoltre, una cabina di regia nella quale coinvolgere una rappresentanza delle aziende energivore e le governance dei colossi energetici (ENI-ENEL) per valutare soluzioni e proposte utili ad arginare i catastrofici effetti economici che si determineranno per via della crisi di approvigionamento energetico da parte della Russia; a garantire tempestivamente lo stato di rifugiati ai cittadini ucraini che ne facciano richiesta. Infine, il Consiglio comunale di Cosenza – così si conclude il documento bipartisan – impegna il Sindaco e la Giunta a raccordarsi con l'ANCI e la Prefettura di Cosenza a sostenere corridoi umanitari volti ad accogliere i rifugiati e le loro famiglie al fine di fornire loro un alloggio dignitoso e il riconoscimento dei loro diritti di cittadinanza”.   

La relazione dell'Assessore al Bilancio Francesco Giordano sul conto consuntivo 2020

Si è poi passati alla trattazione del conto consuntivo 2020 illustrato dall'Assessore al Bilancio Francesco Giordano in una dettagliata relazione che si riporta integralmente:

“Il documento contabile che oggi ci accingiamo a discutere per l’approvazione nella odierna seduta consiliare, costituisce la rappresentazione fotografica della situazione finanziaria ed economico-patrimoniale dell’Ente alla data del 31.12.2020, cioè al termine del primo anno della cosiddetta gestione “in bonis” laddove per “gestione in bonis” si intende quella ripartita da zero con decorrenza primo gennaio 2020 dopo la dichiarazione del dissesto finanziario intervenuta a fine 2019.

Alla data del 01.01.2020  l’ente, con il trasferimento alla Commissione straordinaria di liquidazione dell’intera massa debitoria insoluta al 31.12.2019, fatta eccezione per i debiti tipizzati dalla norma e da far permanere a carico dell’Ente, ha acquisito la possibilità di ripartire con una nuova gestione che avrebbe dovuto beneficiare della possibilità di destinare le proprie entrate di competenza alla copertura del solo debito derivante dalla gestione corrente 2020 e successivi, riservando l’intera massa attiva pregressa e, all’occorrenza, il patrimonio dell’Ente, alla estinzione dei debiti scaduti e non pagati alla data del 31.12.2019.

Ciò premesso, appare chiaro, che l’Ente ben avrebbe potuto e dovuto ripristinare i propri equilibri contabili di competenza e di cassa avendo esclusivamente cura di stanziare in entrata partite realmente accertabili e procedendo, altresì, alla tempestiva riscossione delle stesse.

Ciò avrebbe consentito all’Ente in Bonis di fronteggiare con relativa tranquillità le spese programmate per l’esercizio 2020 nonché per gli esercizi successivi.

Prima di commentare l’effettiva capacità dell’Ente di riuscire in tale obiettivo, è, però opportuno, fornire, come già fatto, a fine dicembre, in fase di approvazione del bilancio di previsione 2021-2023, un quadro complessivo della situazione contabile dell’Ente alla data del 31.12.2020, distinguendo i dati della gestione contabile “integrale” (ente in bonis + OSL) da quelli della gestione specifica dell’Ente Comune di Cosenza da valutare con riferimento al solo esercizio 2020 e alle sole partite contabili di propria competenza.

A tal fine sono state elaborate tre proiezioni del risultato di amministrazione pre e post accantonamenti e vincoli. La prima che tiene conto della gestione “integrale” (competenza 2020 più residui 2019 e precedenti), costituisce la summa contabile della situazione finanziaria dell’Ente che deve rappresentare, concordemente con autorevoli pareri della Corte dei Conti, il riferimento dell’azione di risanamento nella misura in cui computa sia il debito corrente che quello trasferito all’Organismo straordinario di liquidazione. In tale quadro complessivo si registra un risultato di amministrazione post accantonamenti e vincoli con valore negativo di 200.445.712,84 euro che, fatti salvi i probabili correttivi in aumento che potrebbero emergere all’esito della definizione del piano di estinzione delle passività da parte della Commissione straordinaria di liquidazione, costituisce rappresentazione numerica del default dichiarato dal Comune di Cosenza.

La seconda proiezione nel ricalcare, sostanzialmente, la prima  quanto a rappresentazione integrale della situazione finanziaria dell’Ente pre accantonamenti e vincoli, con un  relativo risultato confermato in  43.061.532,26 euro, se ne discosta nella quantificazione dell’avanzo accantonato e vincolato che conteggia esclusivamente le poste di competenza dell’Ente in bonis determinando un risultato di amministrazione finale positivo pari ad € 20.916.622,01. Tale risultato computa tutte le movimentazioni finanziarie (incassi e pagamenti) registrate nel corso del 2020, tanto in conto competenza quanto in conto residui, dall’Ente e dal Tesoriere, e trasmesse nel sistema Siope+ di Bankitalia, unitamente agli avanzi accantonati e vincolati propri dell’Ente.  Questo valore è quello già trasmesso nella banca dati della pubblica amministrazione meglio nota come BDAP. Esso costituisce una rappresentazione ibrida del risultato gestionale dell’Ente senz’altro migliorativa rispetto a quella integrale della prima proiezione ma, comunque, comprensiva di dati contabili riconducibili alla gestione commissariale e quindi non in grado di fornire una rappresentazione reale e pura della gestione finanziaria dell’Ente in Bonis.

Tale rappresentazione è invece resa dalla terza e ultima proiezione che, nel fornire il risultato di amministrazione post accantonamenti e vincoli, computa, esclusivamente, le movimentazioni finanziarie riconducibili all’”Ente in bonis” (la sola colonna 2020) nonché gli avanzi accantonati e vincolati di competenza dell’Ente in bonis, peraltro, già valorizzati nella seconda proiezione.

Da questa rappresentazione contabile finale, emerge la reale situazione finanziaria del Comune Cosenza depurata dalle risultanze della gestione commissariale ed espressione della capacità della gestione in bonis di mantenere quella situazione di stabile riequilibrio contabile prevista nell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato che aveva superato il vaglio dei competenti organi ministeriali.

La domanda che si rende, a questo punto, necessaria è se l’Ente sia stato in grado di mantenere le programmate condizioni di equilibrio nella sua nuova gestione. La risposta è no. Ed è negativa nella misura in cui il risultato di amministrazione del new ente, per l’esercizio 2020, chiude con un disavanzo complessivo pari a - € 11.360.084,29.

Tale rilevante disavanzo gestionale è sostanzialmente riconducibile ad un disallineamento tra stanziamenti e accertamenti di entrata per i quali, sui soli titoli 1-3 delle entrate proprie si è registrato uno scostamento di 8mln di € che, in parte compensato da minori spese rispetto al preventivato, ha determinato uno squilibrio complessivo di competenza pari ad € 6.502.827,16.

A tale squilibrio di competenza si aggiunge la necessità di caricare sulla gestione dell’Ente stabilmente riequilibrato, come già ampiamente spiegato in fase di approvazione del bilancio di previsione 2021-2023,  avanzo vincolato e fondo pluriennale vincolato di entrata di parte corrente e capitale rinvenienti dalla gestione dissestata.

A tali partite contabili (avanzo e fpve), iscritte alla data del 01.01.2020, sottostanno delle entrate registrate in anni precedenti a fronte di correlate e vincolate spese non ancora perfezionate alla data del 31.12.2019 e quindi differite alla successiva gestione dell’Ente in bonis.

In una situazione di “attendibilità contabile”, tali entrate, registrate sotto forma di residui attivi o di cassa e di competenza della Commissione straordinaria di liquidazione (perché registrate in anni precedenti), avrebbero ben potuto e dovuto essere trasferite dall’Osl all’Ente per dare copertura alle correlate spese non ancora perfezionate al 31.12.2019 e, pertanto, passate alla competenza dell’Ente, con conseguente, quanto evidente, mantenimento degli equilibri complessivi di bilancio.

La realtà, però, ci spinge a ritenere che tali entrate non siano più rinvenibili né sotto forma di cassa, né in termini di residui riscuotibili.

Rimane , però,  con ogni evidenza, l’obbligo, per l’Ente, di dare copertura alle correlate spese differite alla propria gestione, a fronte di servizi e lavori resi o da rendere. Pertanto, si pone come imprescindibile, la necessità  che sia, a questo punto, l’ente in bonis a farsi carico, con risorse proprie, della copertura di tali spese, con equivalente, quanto ovvio, peggioramento del risultato di amministrazione per l’importo complessivo di circa € 4.500.000,00.

In tal senso si è già proceduto ad un primo step di verifica volto alla individuazione delle partite vincolate, specificatamente di parte capitale, in relazione alle quali non sono più rinvenibili le entrate o perché distratte su altri vincoli o perché non rendicontate o non rendicontabili o per incauta iscrizione a bilancio. In merito a tali partite, lo step successivo, sarò quello di chiedere agli Uffici competenti di voler relazionare sulla effettiva recuperabilità di tali entrate, onde valutare la possibilità di contenere le perdite e di individuare eventuali responsabilità.

Se, a quanto detto, si aggiunge un pagamento per azioni esecutive da regolarizzare alla data del 31.12.2020 per interessi su anticipazione di cassa per €  821.841,90, e si computa il fondo di cassa di circa € 450.000,00, si ottiene il disavanzo complessivo di amministrazione dell’ente in bonis quantificato in - € 11.360.000,00.

Come noto, tale disavanzo, è stato applicato al bilancio 2021-2023, annualità 2021 ed entro il 30.04  del corrente anno, con l’approvazione del rendiconto per l’esercizio 2021, verificheremo l’effettiva capacità dell’Ente di darvi copertura.

Non bastasse quanto finora riferito, si aggiungono ai problemi circa il mantenimento degli equilibri di bilancio, quelli molto gravi afferenti alla gestione dei flussi di cassa.

In tal senso giova ricordare che l’esercizio 2020, analogamente al precedente, si è chiuso con un debito verso il tesoriere per anticipazione utilizzata e non rimborsata per € 31mln, dai quali si sarebbe dovuti rientrare con i flussi di cassa a competenza 2021.

Purtroppo, però , la capacità dell’ente tanto nel 2020, quanto nel 2021, di riscuotere le proprie entrate a competenza che sono, peraltro, le uniche sulle quali si può contare per fronteggiare le ordinarie spese di funzionamento, atteso che le entrate a residui sono di esclusiva competenza dell’OSL, si attesta a livelli molto bassi.

Valga a comprendere tale situazione, che la percentuale di riscossione delle entrate proprie dei titoli 1 e 3, si è attestata per il 2020 al 35% delle previsioni di bilancio.

Questo dato trova automatico riscontro nei parametri di deficitarietà strutturale tutti negativi per la capacità di riscossione e per l’esposizione per anticipazione di tesoreria non rimborsata sulla quale maturano sistematicamente onerosi interessi passivi.

Questo circolo vizioso si chiude con l’incapacità di rispettare la tempistica dei pagamenti dei fornitori che si attesta ad oltre 100 gg,  con lo stock di debiti scaduti e non pagati che,  al 31.12.2020, era di oltre 15mln, per salire ad oltre 20mln al 31.12.2021, e con il conseguente obbligo di contrarre ulteriormente la spesa corrente per dare copertura al fondo garanzia debiti commerciali al quale annualmente si assegnano risorse per oltre un milione di euro.

Si sorvoli poi sul fondo crediti di dubbia esigibilità che, essendo direttamente connesso alla capacità di riscossione delle entrate proprie, ha costretto l’Ente ad accantonare a rendiconto 2020 oltre 18mln di € che hanno ampiamente contribuito al grave disavanzo registrato.

Da questa breve disamina di quanto emerge dalla contabilità per l’esercizio 2020, è facile capire come il discrimine essenziale per il  risanamento a residui e per il ripristino degli equilibri a competenza, passi inevitabilmente dalla capacità dell’ente di mandare tempestivamente ed efficacemente in riscossione ogni propria entrata tributaria ed extratributaria esperendo ogni possibile azione di escussione dei debitori e rinvenendo l’ampia base imponibile che rimane sottratta all’obbligo di contribuzione in virtù di ampie sacche di evasione ed elusione.

In tal senso sono in corso costanti interlocuzioni con il Concessionario della riscossione e con gli Uffici comunali per la predisposizione ed invio di ogni possibile lista di carico, atteso che nei due esercizi 2020-2021 ultimi scorsi, in tema di riscossioni a competenza ci si è attestati su livelli di assoluta insufficienza.

E’ inoltre, in fase di preparazione, il nuovo bando per l’affidamento dell’attività di riscossione delle entrate tributarie e patrimoniali, con particolare riferimento alla fase dell’accertamento di situazioni di evasione ed elusione nonché a quella della riscossione coattiva che deve acquisire carattere di perentorietà in modo da incentivare alla contribuzione spontanea già in fase ordinaria.

Rimane, nella sua assoluta quanto oggettiva gravità, la situazione del personale in servizio presso l’Ente che, ad oggi, tra cessazioni intervenute ed altre che interverranno a breve, si attesta su livelli numerici del tutto incompatibili con le impellenti e gravose esigenze funzionali di un comune capoluogo di provincia.

Con meno di 200 unità lavorative, a fronte di diverse centinaia presenti fino a qualche anno fa, è impensabile anche la sola gestione delle emergenze.

Per quanto, brevemente, concerne la contabilità economico-patrimoniale, mi limito a ricordare che essa deriva dalla trasformazione in immobilizzazioni materiali ed immateriali, crediti e debiti, costi e ricavi di tutti i movimenti registrati in contabilità finanziaria i quali, attraverso il piano integrato dei conti, valorizzano il conto economico e lo stato patrimoniale, dando evidenza del risultato economico dell’esercizio e della consistenza finale del patrimonio. Nel caso di specie, il trasferimento alla gestione commissariale di gran parte della posizione debitoria dell’Ente ha determinato, nel passaggio dal 2019 al 2020, un cospicuo incremento tanto del risultato d’esercizio (+ 50mln) quanto del patrimonio netto (+200 mln). Si tratta ovviamente di una rappresentazione puramente contabile che non può prescindere dalla circostanza che i debiti per quanto trasferiti, andranno comunque estinti ed è l’Ente che, in procedura semplificata di dissesto, dovrà fornire all’OSL le risorse necessarie.

Una breve riflessione intendo riservarla al parere dell’Organo di Revisione al quale va il mio personale ringraziamento per l’attenzione dimostrata nell’approfondire le problematiche contabili dell’ente andando oltre le asettiche verifiche documentali e di mera quadratura richieste in via ordinaria all’Organo di controllo e spingendosi, altresì, in una accorata quanto vigorosa sollecitazione dell’Ente e dei suoi Uffici al fine di invertire una tendenza contabile che al 31.12.2020, prefigura prospettive di grave quanto rischioso peggioramento”.

L'Assessore Giordano ha poi letto quanto segnalato dall’organo di revisione onde poter poi riferire punto per punto:

Organo di revisione : “Tenuto conto di tutto quanto sopra esposto nonché dei rilievi e delle considerazioni già sottolineate in occasione della Relazione al bilancio di previsione 2021 approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 57 del 29.12.2021, rilevato ulteriormente che:

  • i documenti di bilancio previsti dalla normativa vigente vengono redatti e sottoposti al vaglio degli Organi preposti al loro controllo ed alla loro approvazione con enorme ritardo rispetto alle scadenze naturali, vanificando in tal modo l’efficacia delle necessarie ed improcrastinabili azioni correttive in materia;
  • non si è provveduto all’eventuale accertamento di debiti fuori bilancio alla data del 31.12.2020, che stante la situazione generale di grande difficoltà in cui versa l’Ente certamente sussistono;
  • non è stata adottata una opportuna procedura finalizzata alla precisa quantificazione del contenzioso potenziale anche al fine di calcolare e stanziare gli opportuni accantonamenti al fondo rischi;
  • i dati della riscossione dei tributi, sia in conto competenza che in conto residui, evidenziano l’urgenza di intervenire in tale ambito tanto nella fase dell’accertamento quanto in quella del perseguimento dell’effettiva riscossione attivando laddove necessario tutte le procedure esecutive in modo tempestivo non solo per assicurare i pagamenti dovuti ma anche per scongiurare il sorgere di fenomeni di decadenza e/o prescrizione dei diritti dell’Ente. Tale evidenza in un contesto di gravissima situazione deficitaria di cassa in cui versa l’Ente Relazione dell’Organo di Revisione – Rendiconto 2020, Pagina 38 di 38, impone una drastica ed immediata inversione di tendenza in ambito di riscossione dei tributi, a partire da un’energica azione amministrativa in grado di garantire una precisa e tempestiva fase dell’accertamento, elementi fondamentali e basilari per una corretta ed efficiente riscossione dei tributi che rappresenta un problema primordiale dell’Ente;
  • i dati emergenti dalle verifiche di cassa evidenziano discrasie e procedure operative inappropriate, come anche segnalato in occasione della verifica di cassa alla data del 31.12.2020 e, soprattutto, della verifica straordinaria di cassa ex art. 224 del TUEL del 29.11.2021;
  • la carenza del personale, peraltro più volte evidenziata ed in particolare con riferimento al Settore Finanziario che rappresenta il necessario terminale di tutte le attività svolte dall’Ente per le connesse e fondamentali implicazioni amministrativo/contabili/finanziarie. Tenendo altresì conto che il normale e conforme flusso informativo, che si traduca nei previsti report contabili e finanziari, rappresenta lo strumento fondamentale – anche se non l’unico – per misurare l’azione amministrativa in termini di regolarità innanzi tutto e di efficienza secondariamente. Posto che allo stato il predetto Settore Finanziario, per come anche riferito da ultimo dal Responsabile con apposita relazione (Id. fl. n. 671 del 28.02.2022), “non può assicurare il regolare e tempestivo svolgimento dei compiti d’istituto, a partire dalla predisposizione dei documenti di programmazione e di bilancio” e “non può assicurare il regolare e tempestivo svolgimento degli altri compiti ordinari di istituto a partire dalla predisposizione dei documenti di programmazione e di bilancio” ne consegue che le prescritte attività di controllo e revisione riservate a questo Organo dalla normativa vigente risultano di fatto minate alla base e soprattutto difficilmente realizzabili con l’intensità e la profondità richieste dalla dimensione e dalla specifica situazione deficitaria in cui versa l’Ente;

si esprime giudizio positivo con riserva per l’approvazione del rendiconto 2020 nella consapevolezza che i rilievi sopra evidenziati dimostrano la più che probabile esistenza di ulteriori partite debitorie rispetto a quelle rappresentate. In proposto questo Organo ne prescrive al Consiglio l’accertamento senza indugio, anche alla luce delle enormi criticità segnalate a livello di funzionamento organico degli uffici ed in particolare di quello finanziario. Criticità per le quali ci si attendono risposte immediate”.

L'Assessore Giordano ha spiegato punto per punto i rilievi dell'organo di revisione

“Per il personale addetto alle operazioni di predisposizione degli atti contabili fondamentali – ha detto Giordano – il rilievo va riconosciuto perché la situazione del personale è quella che è e non è neanche umano, a volte, pretendere che i termini vengano rispettati con puntualità. Certo, il trend dovrebbe invertirsi e mirare a contenere i ritardi in tempi più accettabili”.

Sull'eventuale accertamento di debiti fuori bilancio alla data del 31 dicembre 2020, quella dell'organo di revisione è considerata dall'Assessore Giordano “una sollecitazione accorata affinché l’Ente verifichi con attenzione ogni possibile posizione di esposizione debitoria non coperta”.  “E’ normale – ha aggiunto l'Assessore Giordano -  che in un solo anno di gestione pensare che siano stati accumulati debiti fuori bilancio in epoca pandemica è completamente assurdo. Laddove ci fossero, emergerebbero, perché i nodi vengono sempre al pettine. Sono assolutamente d’accordo con i revisori circa la necessità imposta dalla legge di relazionare annualmente sullo stato del contenzioso, adempimento finalizzato alla costituzione di un fondo rischi  che serve per poter dare copertura ad eventuali debiti derivanti da soccombenze nei contenziosi. Non è stato fatto perché, di fatto, contenzioso nell'esercizio 2020 pare non ce ne sia stato.

Sulla riscossione tributi sia in conto competenza che in conto residui i revisori evidenziano l'urgenza di intervenire in questo ambito sia nella fase dell'accertamento che in quella della effettiva riscossione ed è quello che stiamo cercando di avviare o implementare”. Quanto alle verifiche di cassa, Giordano ha affermato che “queste discrasie sono fondamentalmente riconducibili ai problemi con le tesorerie nella modalità contabile  e di chiusura delle anticipazioni. Una problematica irrisolta ma che va risolta, per far quadrare le reciproche contabilità”.

Sul giudizio positivo con riserva espresso dai revisori l'Assessore Giordano ha parlato di “formula particolare ma che sottende una sollecitazione a porre rimedio alle criticità”. 

PNRR: il Comune di Cosenza tra i pochi, nel Mezzogiorno, ad avere rispettato i termini per la presentazione dei progetti. Chiesti più di 12 milioni di euro per le scuole cittadine

Importante riunione congiunta, questa mattina, delle commissioni consiliari Pubblica Istruzione e Lavori Pubblici, presiedute da Chiara Penna e Concetta De Paola, per discutere ed analizzare il lavoro svolto per la presentazione dei dodici progetti di ammodernamento e ristrutturazione di 12 scuole cittadine. L’incontro è stato aperto dai presidenti De Paola e Penna, che hanno espresso apprezzamento per il lavoro compiuto che ha consentito al Comune di Cosenza, tra i pochi in Calabria e nel Mezzogiorno del Paese, a presentare, nei termini stabiliti, i progetti del PNRR. “Un’attività non facile - è stato sottolineato – per la complessità delle “schede” ed in particolar modo per i tempi molto ristretti. Infatti -è notizia di queste ore- che tante altre amministrazioni, non riuscendo a presentare alcun intervento, hanno chiesto la riapertura dei termini". Alla riunione ha partecipato l’assessore ai Lavori Pubblici, Damiano Covelli, esprimendo grande soddisfazione per l’obiettivo raggiunto e sottolineando come tale risultato sia frutto di collegialità, sinergia e partecipazione tra i consiglieri comunali, i dirigenti scolastici e l’assessorato.

“Le scuole cittadine – ha dichiarato l’assessore – rappresentano una delle priorità del sindaco Franz Caruso. Abbiamo, quindi, inteso puntare ad una programmazione organica per rendere più sicuro, funzionale, accogliente e green il nostro sistema scolastico. I dodici interventi previsti in altrettante scuole, già annunciati nei giorni scorsi, prevedono non solo la messa in sicurezza degli immobili, ma la realizzazione di nuove mense, nuove palestre, nuovi asili nido all'altezza dei bisogni formativi e di crescita sana dei nostri bambini”.Alla discussione hanno partecipato i consiglieri Bianca Rende, Francesco Alimena, Francesco Caruso e Francesco Turco, i quali hanno espresso parole di soddisfazione per quanto è stato fatto, per nulla scontato, e, proprio per questo, molto apprezzato. La riunione si è conclusa con l’auspicio, espresso da parte di tutti, che i progetti presentati, per circa 12 milioni di euro, possano trovare accoglienza, al fine di fare delle scuole cittadine un fiore all’occhiello e motivo di orgoglio per l’intera comunità.

L'intervento del Sindaco Franz Caruso in Consiglio comunale

Intervenendo nel corso della seduta del Consiglio comunale, il Sindaco Franz Caruso ha preliminarmente ringraziato il nuovo segretario generale, dottoressa Virginia Milano,  per il lavoro che sta producendo e per la sua attività quotidiana (quello di ieri è stato il primo consiglio comunale da quando la dottoressa Milano è stata nominata) ed espresso compiacimento per l'apprezzamento che è venuto anche ieri in aula da tutto il Consiglio per la nomina che il primo cittadino ha fatto in assoluta autonomia. Nel prendere la parola, Franz Caruso ha ringraziato i consiglieri che gli hanno espresso solidarietà per le note vicende che hanno riguardato la riapertura di via Roma. Il Sindaco ha, prima ancora, ringraziato i consiglieri comunali che “con garbo – ha detto - si sono espressi, chi a favore, chi dichiarando la propria astensione, alla valutazione di questa pratica che non arriva a caso in Consiglio comunale”. Franz Caruso ha ricordato che l'approvazione del bilancio consuntivo 2020 era stata sollecitata anche da una diffida ad adempiere entro venti giorni del Prefetto. “Una pratica  che  doveva essere approvata molto tempo prima, così come il bilancio preventivo 2021 che abbiamo approvato il 29 dicembre dello scorso anno.” Franz Caruso ha parlato a questo proposito ancora una volta  di senso di responsabilità dell'Amministrazione e del Consiglio nell'approvare uno strumento finanziario  indispensabile per continuare un percorso iniziato soltanto qualche mese fa, rimarcando soprattutto il garbo, la compostezza e soprattutto la coerenza del consigliere comunale Francesco Spadafora con quello che è stato il comportamento già dimostrato nella seduta del 29 dicembre 2021. “Un comportamento il suo – ha sottolineato il Sindaco - certamente di coerenza politica ed anche di difesa legittima di quella che è stata un'esperienza  che ha riguardato la precedente Amministrazione”. Franz Caruso non ha nascosto le sue perplessità di fronte al voto di astensione in commissione bilancio da parte della minoranza. Una sorpresa determinata dal fatto di aver pensato che, così come come c’era stato un voto unanime il 29  dicembre per l'approvazione del bilancio di previsione del 2021-2023,  ci sarebbe potuto essere un voto unanime da parte del Consiglio, nell'approvare un consuntivo, patrimonio dell'Amministrazione precedente. “Questo – ha sottolineato il Sindaco – sarebbe potuto essere un messaggio positivo da mandare alla città”. Sulla relazione dei revisori dei conti Franz Caruso si è poi trovato d'accordo con le osservazioni del consigliere Spataro.  “Credo sia stato solo un  errore da parte del collegio dei revisori – ha detto - nell'utilizzo di un termine nella parte conclusiva del parere. Perché è chiaro che nessuno e soprattutto l'organo di revisione può  imporre al Consiglio comunale qualcosa da fare o da non fare, dovendosi limitare solo a suggerire”.  Quindi ha concordato anche con il consigliere Frammartino in merito all'aggiunta dell'organo di revisione al parere favorevole. “Il parere o è favorevole o è contrario, non credo che ci possano essere riserve da esprimere soprattutto in ragione di un suggerimento”. E circa le osservazioni dell'organo di revisione sul personale, Franz Caruso, ha poi sottolineato che non sono altro che le osservazioni fatte più volte dall'Amministrazione, quando ha denunciato più volte la carenza di personale, come  mancanza di quegli elementi fondamentali che rappresentano il motore necessario per spingere la macchina comunale. “Non si possono fare i salti mortali – ha aggiunto - per cui la difficoltà maggiore con cui fanno i conti gli uffici è quella di far camminare una macchina senza benzina. Quando si passa da 840 a 300 unità con la prospettiva di un ulteriore assottigliamento di risorse perché sono in arrivo, da qui a qualche mese, altri pensionamenti, non c’è da stare contenti e allegri e i revisori lo hanno fatto rilevare, dando atto che non solo gli uffici finanziari, ma tutti gli uffici non sono stati messi nella condizione di portare tempestivamente all'attenzione del collegio dei revisori e poi del Consiglio, tutti gli atti necessari per dare corpo a quella certezza che abbiamo tutti quanti, perché, per le considerazioni che sono state svolte, non pensiamo che nel 2020 possano essere stati realizzati dei debiti fuori bilancio. Quella dei revisori, pertanto, è stata una valutazione che ha portato a sottolineare una preoccupazione in più. Non riteniamo che ci siano dei debiti fuori bilancio e auspichiamo che non ci siano”. Ma Franz Caruso ha subito dopo ricordato le azioni che l'Amministrazione sta mettendo in campo per fronteggiare la carenza di personale.  “E' stato già pubblicato un bando per 19 comandi  ed è stata nominata la commissione interna per valutare le domande presentate per 14 mobilità. E' poca cosa, ma non siamo stati con le mani in mano. Siamo andati a Roma a chiedere, non col il cappello in mano, ma a rappresentare le esigenze del Comune che, dal punto di vista organizzativo, sono di enorme difficoltà. Se approveremo, come speriamo di approvare con il sacrificio di tutti gli uffici, gli altri 4 strumenti finanziari della pregressa esperienza amministrativa, e tra questi il bilancio consolidato 2021, il consuntivo 2021, il bilancio di previsione 2021-2023, potremo essere messi nella condizione di sbloccare i bandi per l’assunzione di personale”. Non sono mancate le osservazioni del Sindaco sugli atteggiamenti di una parte politica rappresentata in Consiglio comunale. “Mi dispiace – ha detto - sentire che ci possa essere una differenziazione sulla base di una rivisitazione di una precedente posizione espressa il 29 dicembre da parte di un gruppo politico che ha tutta la legittimità di esprimersi per come si è espressa in questo contesto, ma che certamente non può assolutamente  mistificare quelle che sono le ragioni di un'inversione di tendenza, di un posizionamento su sponde diverse, sulla scorta di una mancata risposta a sollecitazioni che riguardano aspetti specifici che non potevano certamente avere una trasformazione nel giro di così poco tempo, ma sono state avviate”. Con l'occasione Franz Caruso, durante il suo intervento, è tornato sulla questione della riapertura al transito di via Roma. “La vicenda di via Roma – ha detto - non si poteva  subordinare all'approvazione di  un Piano urbano dei trasporti  che è stato già avviato con un confronto che abbiamo cominciato con l'Università della Calabria e che porterà non solo all'approvazione del PUT, ma anche del PUS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) ed anche del PEC (Piano di Emergenza Comunale) attività che richiedono certamente tempi diversi e più lunghi per la loro formazione e approvazione. Via Roma andava aperta e, per dirla tutta, mi ha stupito che una forza politica non rappresentata in Consiglio abbia potuto dire che una cosa è quello che si dice in campagna elettorale e altra cosa è ciò che poi si deve fare quando si arriva a governare la città. Se queste sono le valutazioni da portare avanti nel momento in cui si va a chiedere il consenso alla città e poi ad amministrarla, mi trova assolutamente contrario e in disaccordo. Per quanto mi riguarda – ha sottolineato con convinzione il Sindaco - quello che ho detto faccio e continuerò a fare”. Poi ha ricordato ancora che “l'apertura della strada di via Roma è stato frutto di una interlocuzione con il dirigente scolastico. Non siamo stati sordi o ostili al confronto, come è stato detto. Non è affatto vero, perché  ho incontrato, sia pur casualmente, la prima volta che siamo andati a fare un sopralluogo, il dirigente scolastico e ci siamo anche confrontati. In quella circostanza non solo ho detto che ritenevo giusto concretizzare quello che avevo detto in campagna elettorale, ma che non ci saremmo limitati ad aprire la strada, ma avremmo reso quella zona certamente più bella e più accogliente di com'era in passato e ci saremmo certamente adoperati per ridare a quella scuola gli strumenti per poter far vivere, all'interno della scuola stessa, la fisicità necessaria ai ragazzi, perché avremmo certamente ridato ai bambini la possibilità di usufruire e di godere della palestra inagibile dal 2018. Non solo. Dissi che avremmo ristrutturato e ripristinato le  strutture sportive che stanno all'esterno di quella scuola, nella parte posteriore. Abbiamo avviato tutte le azioni per avere i finanziamenti non solo per la scuola di via Roma, ma anche per realizzare tanti altri interventi anche in altre scuole della città”. Questo chiarimento il Sindaco lo considera un passaggio importante “che dà contezza – ha aggiunto - di quella che è un’azione che non mi appartiene e mai mi apparterrà, perché io rispetto il dissenso e sono sempre a favore della manifestazione del dissenso democratico e civile. Ma esprimere il dissenso non significa mortificare e soprattutto ingiuriare, diffamare o offendere  le persone. Non accetterò mai che nessuno di coloro che siedono in questo consiglio comunale o che stanno nella città possa essere offeso da chicchessia. Se poi l'offesa proviene da chi dovrebbe educare i bambini, istruirli e farli crescere, nel rispetto soprattutto delle diversità, allora credo che la reazione possa essere anche superiore a quella che ha caratterizzato la mia normale, civile esternazione di un'offesa ricevuta che non ha comportato assolutamente richieste di licenziamento. Basta andare a leggere le espressioni in italiano, correttamente usate, per capire che rimozione non significa licenziamento e neanche la parola sospensione ha questo significato. E poi, soprattutto non sono attività che competono alla mia persona.  Quando un educatore si esprime in quelle forme e dà sostegno a delle espressioni che non sono assolutamente patrimonio di bambini - perché su questo non c'è dubbio alcuno - nel rispetto assoluto del dissenso e del contrasto, che ci può e deve essere, per rendere democratico il confronto in questa città, non posso assolutamente accettare che ci possano essere queste forme di offesa che oggi riguardano una persona di sesso maschile, ma che avrebbero potuto riguardare una donna, un portatore di disabilità o altri. Non lo accetto perché, per quanto mi riguarda, siamo tutti uguali e saremo sempre uguali e, soprattutto, la scuola pubblica non può sobillare differenze e discriminazioni. Un educatore, più di chiunque altro, deve sempre  educare i bambini al rispetto delle diversità. E la scuola pubblica, come lo sport, elimina le differenze.  Che siano sociali, di classe, di sesso, di religione, ecc.”. Al termine del suo intervento il Sindaco ha ringraziato tutti coloro i quali, consiglieri comunali e non,  pubblicamente e anche privatamente, gli hanno manifestato solidarietà. “Coloro che sono d'accordo non protestano, non parlano – ha concluso Franz Caruso - La protesta va in piazza, il consenso si manifesta con le azioni e con la vicinanza riservata che il caso richiede”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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