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Detenzione illegale di avifauna protetta, deferiti in cinque
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Si comunica quanto segue, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito

 

COSENZA – 13 Febbraio 2023– Cinque persone deferite all’Autorità Giudiziaria e 73 fringillidi sequestrati è il risultato di una attività di controllo da parte del NIPAAF, Nucleo investigativo dei Carabinieri Forestale di Cosenza e della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano in alcuni comuni del cosentino. I militari dell’Arma Forestale coadiuvati da diverse Stazioni operanti sul territorio hanno nei giorni scorsi concentrato la loro attività nei controlli di noti detentori di avifauna residenti nei comuni di Corigliano-Rossano, San Pietro in Guarano, Castrovillari, Luzzi, Trebisacce e Roggiano Gravina. In alcuni casi sono stati rinvenuti in loro possesso dei cardellini, specie particolarmente protetta dalla convenzione di Berna che ne vieta la cattura, detenuti in gabbie e privi di qualsiasi anello identificativo e quindi di dubbia provenienza. In un caso è stato anche rinvenuto e posto sotto sequestro un esemplare di Merlo comune detenuto in una voliera di un giardino. I cardellini, come spesso accade per altre specie appartenenti alla famiglia dei fringillidi, sono commercializzati nel mercato clandestino a seguito di una tradizione e passione che alimenta la loro cattura con mezzi non consentiti. Gli esemplari maschi vengono apprezzati per il loro canto armonioso e cacciati con l’obiettivo di far finire la loro vita in gabbia. Per questa ragione poi cadono tra le mani di chi alimenta questo business. I controlli sono stati eseguiti alla presenza del servizio veterinario per la valutazione delle condizioni di salute degli animali. Gli uccelli posti sotto sequestro sono stati trasferiti presso il CRAS di Rende, Centro Recupero Animali Selvatici, e il giorno dopo rimessi in libertà come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

 

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