Comunicato Stampa Comune di Cosenza-
La programmazione comunitaria 2007/2013, ormai in dirittura d’arrivo, ha risposto alla crescente presenza negli stati membri di cittadini di paesi terzi con l’istituzione di un Fondo specifico, il cosiddetto FEI (Fondo Europeo per l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi).
In Calabria il fenomeno assume delle proporzioni notevoli, l’Istat riferisce di una presenza di cittadini stranieri pari a 65mila nel 2011 contro i 17.533 del 2001. Un dato che induce ad attivare politiche di inclusione, tanto più se l’Europa offre gli strumenti adeguati per incentivare i paesi membri a sviluppare programmi e strategie diretti alla promozione di una forma di cittadinanza più attiva e partecipata per i cittadini di Paesi terzi.
L’Amministrazione comunale ha saputo cogliere l’opportunità, elaborando il progetto “A scuola di integrazione e convivenza: nessuno escluso”, finanziato appunto dal FEI. “E’ un risultato che premia l’investimento di energie e risorse umane che l’Amministrazione comunale sta ponendo al servizio delle politiche giovanili” – commenta l’Assessore ai giovani e futuro Davide Bruno, “c’è una evidente attenzione al mondo dei giovani e soprattutto alla componente del dialogo interculturale che intendiamo rafforzare”. C’è anche la valorizzazione di una caratteristica che in un ipotetico documento di identità della città bruzia risulterebbe tra i segni particolari. Lo evidenzia bene l’Assessore alla scuola Geppino De Rose quando afferma che “Cosenza è da sempre città della cultura, dell’accoglienza, dell’inclusione e dell’integrazione. Cultura della tolleranza ma anche cultura del talento. Cultura della diversità che riesce a diventare sistema e persino modello di governo, ma deve diventare soprattutto un modello educativo”. Qui si inserisce il partner esterno del progetto, l’Istituto Comprensivo via Roma Spirito Santo, guidato dal dirigente Massimo Cilio. “Abbiamo creduto da subito – commenta ancora l’Assessore De Rose - nelle specificità di un progetto che proprio nelle scuole e dalle scuole combatte disagio e dispersione, razzismo e intolleranza, ovvero i nemici di sempre della cittadinanza attiva e democratica”.
Al bando le politiche inclusive di facciata e via libera piuttosto ai percorsi di integrazione reale puntando su condivisione e rispetto dei valori di ognuno, religiosi o etnici che siano. Il progetto si propone di raggiungere almeno 100 alunni stranieri, di età compresa tra i 6 e i 10 anni, di differenti nazionalità, oltre ai loro genitori e familiari.
Nell’Istituto scolastico partner si realizzeranno, a partire dal mese di ottobre, azioni finalizzate a promuovere il dialogo interculturale, ad educare alla diversità. Apprendimento della lingua italiana ma anche attività sportive e musicali (delle quali beneficeranno tutti gli alunni italiani delle classi frequentate da allievi stranieri), saranno i percorsi organizzati nella scuola attraverso i quali recepire e rafforzare i valori che queste discipline trasmettono. Verso l’esterno, il progetto intende rafforzare il dialogo tra scuola, famiglia e territorio attraverso attività di counselling e la promozione di appositi sportelli. Ci sarà contestualmente una fase di formazione e di aggiornamento professionale dei docenti, educatori ed addetti ai lavori in tema di accoglienza ed integrazione sociale, attraverso incontri periodici con esperti nel settore.
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