L’aggiudicazione dei cinque lotti per la realizzazione del nuovo tratto della SS106 Jonica tra Catanzaro e Crotone rappresenta un passaggio fondamentale per la Calabria. Parliamo di un’infrastruttura strategica, da troppo tempo attesa, che può finalmente offrire un contributo concreto alla modernizzazione del sistema dei trasporti e allo sviluppo del territorio.
Con un investimento complessivo che raggiunge i 2,6 miliardi di euro, considerando anche il lotto già assegnato nel 2024, siamo di fronte a un'opera di portata eccezionale. Non solo per l’impatto sulla viabilità e la connessione tra le aree interne e la costa ionica, ma soprattutto per le ricadute potenziali in termini di occupazione, filiere produttive, contrasto allo spopolamento e valorizzazione delle risorse locali.
È proprio per queste ragioni che, come Fillea CGIL Calabria, chiediamo con forza l’apertura immediata di un tavolo di contrattazione d’anticipo, che coinvolga Anas, le imprese aggiudicatarie e le organizzazioni sindacali. È necessario che questa grande opera pubblica non diventi un’occasione mancata o, peggio, terreno fertile per precarietà, dumping contrattuale o illegalità.
La contrattazione d’anticipo (modello 3° Megalotto) è lo strumento più efficace per governare processi complessi e strategici. Consente di affrontare congiuntamente, prima dell’avvio dei cantieri, tutti i nodi cruciali: l’organizzazione del lavoro, la trasparenza negli appalti e subappalti, la qualità dell’occupazione, la formazione delle maestranze locali, la sicurezza nei luoghi di lavoroe che assicuri l’applicazione piena del contratto collettivo nazionale dell’edilizia, il rispetto delle normative sulla salute e sicurezza.
È inoltre fondamentale che questo investimento produca occupazione stabile e qualificata nei territori interessati. Non possiamo accettare che centinaia di milioni di euro vengano impiegati senza che ci sia un ritorno sociale ed economico per le comunità locali. Per questo motivo chiediamo con forza che si avviiun piano di formazione professionale per i lavoratori calabresi, con il coinvolgimento degli enti bilaterali dell’edilizia.
La costruzione dell’infrastruttura deve andare di pari passo con quella di una rete di tutele, controlli e diritti, che garantisca non solo la realizzazione dell’opera nei tempi previsti, ma anche il rispetto della dignità del lavoro.
Rivolgiamo infine un appello al Commissario straordinario, ing. Francesco Caporaso, di cui già ne abbiamo apprezzato il suo lavoro nella nostra terra, e alla Regione Calabria: si facciano promotori di una governance condivisa e responsabile dell’intervento. Non c’è sviluppo infrastrutturale senza sviluppo sociale. Un grande cantiere può e deve diventare un laboratorio di legalità, sostenibilità e innovazione. La Calabria non può permettersi di sprecare quest’occasione.
La Fillea CGIL è pronta a fare la propria parte, con proposte, vigilanza e impegno, per costruire non solo strade, ma anche futuro, coesione e lavoro buono per la nostra regione.