Un politico moderno e visionario, pragmatico e realizzatore, fermo difensore della democrazia e dei diritti civili. E’ questo l’alto profilo di Giacomo Mancini – parlamentare, ministro, segretario del PSI e infine sindaco di Cosenza – che emerge dall’analisi dei suoi discorsi e delle sue interviste nel quadriennio 1968-1972, raccolti nel volume “La leadership socialista”, curato dallo storico Marco Gervasoni. La presentazione del terzo volume della collana di studi e ricerche della Fondazione Giacomo Mancini edito da Rubbettino, si è tenuta a Roma, nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati. È stata l’occasione per una discussione a più voci su una fase straordinaria e insieme complessa e difficile della vita del Paese, contrassegnata dalle grandi speranze della contestazione studentesca, ma anche dalle inquietanti e oscure manovre dei corpi separati dello Stato e dall’avvio della strategia della tensione culminata con la strage di piazza Fontana. In questo contesto, si inseriscono l’esperienza del centrosinistra, e quindi dell’alleanza-competizione tra DC e PSI, e l’azione svolta da Mancini prima come combattivo e superefficiente ministro della sanità e dei lavori pubblici, poi come leader del Partito Socialista. Il dibattito, moderato dal giornalista Sergio Dragone e introdotto dal presidente della Fondazione Pietro Mancini, ha registrato gli interventi di due importanti storici e docenti di storia contemporanea, Simona Colarizi e il curatore del volume Marco Gervasoni, e di un prestigioso giornalista politico come Fabio Martini. L’esperienza del centrosinistra nel quadriennio preso in esame è stata definita dirompente in una società italiana sostanzialmente conservatrice e tendenzialmente di destra. Mancini prima al governo e poi alla guida dei socialisti è stato un protagonista assoluto, avviando una stagione delle riforme che probabilmente – lo hanno specificato nei loro interventi i relatori – non ha eguali nella storia repubblicana. Basterebbe ricordare lo Statuto dei lavoratori, la legge sul divorzio, l’obbligo scolastico fino alla terza media, la sanità per tutti i cittadini. Nel 2026 saranno pubblicati due nuovi volumi della collana entrambi dedicati a Pietro Mancini. Il prossimo anno infatti si celebrerà i 150 anni della nascita del pioniere del socialismo meridionale. Con l’inizio del nuovo anno sarà pubblicato il quarto volume della collana