Martedì scorso 20/01/2014, presso l’Ospedale Civile SS Annunziata di Cosenza, nel Laboratorio di Emodinamica dell’UOC di Cardiologia Interventistica diretta dal Dott. F. Fascetti, si è eseguito il primo intervento di chiusura percutanea di Forame Ovale Pervio (PFO).
Il PFO è un’anomalia cardiaca congenita in cui l’atrio destro comunica con l’atrio sinistro. Tale anomalia è diffusa in una percentuale tra il 15 e il 30% della popolazione generale, senza necessariamente determinare alcuna conseguenza clinica. Tuttavia un eventuale passaggio di sangue (shunt) dall’atrio destro all’atrio sinistro può essere responsabile della cosiddetta “embolia paradossa", e cioè del transito di un coagulo (trombo) presente nella circolazione venosa al circolo sistemico. Se il coagulo, passato nella circolazione arteriosa, va ad ostruire una arteria cerebrale può verificarsi un evento ischemico cerebrale più o meno rilevante sul piano clinico i.e. ictus o TIA.
L’intervento è stato eseguito, in anestesia generale e sotto monitoraggio fluoroscopio ed ecocardiografico trans-esofageo, in un uomo di 48 anni colpito di recente da un ictus cerebrale. Attraverso la vena femorale, un catetere dedicato, raggiunto l’atrio destro e, attraverso il PFO l’atrio sinistro, ha permesso di rilasciare un dispositivo occlusore (denominato comunemente «ombrellino») a livello del setto interatriale, chiudendo così la comunicazione tra i due atrii e prevenendo in futuro nuovi eventi cerebrali. L’intervento, ottimamente riuscito, si inserisce all’interno di un programma di trattamento percutaneo di cardiopatie strutturali che l’UOC di Cardiologia Interventistica e l’AO di Cosenza intende sviluppare nel prossimo futuro.
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