Ancora oggi, il commissario alla sanità della Regione Calabria, Scura, dice che per il budget 2015 da destinare all’acquisto di prestazioni sanitarie ci si è basati sull’esperienza delle altre regioni e si è stabilito che si possono erogare circa 29 milioni di analisi di laboratorio, delle quali circa 18 negli ambulatori pubblici e privati, 2,5 per il pronto soccorso e 4,4 in ambienti di ricovero. In realtà , come si evince chiaramente dal dca 14, programmazione 2013 / 2015, la Regione continua ad acquistare prestazioni per 14 milioni, quindi circa 4 milioni in meno rispetto a quanto dichiarato dal commissario Scura. E questi 4 mln mancano proprio nelle aree di Cosenza e Vibo, praticamente quei territori che continuano ad essere penalizzati.
Il Decreto commissariale sui budget per il 2015 delle strutture sanitarie specialistiche ambulatoriali della Calabria: laboratori, radiologie, studi medici specialistici, ecc., evidenzia sconcertanti contraddizioni nell'operato della struttura commissariale e del Dipartimento regionale alla Salute: il recentissimo programma operativo 2013-2015 della Regione Calabria firmato dai commissari Scura e Urbani (DCA 14/2015), ma anche dai dirigenti del Dipartimento regionale alla Salute, cita il fabbisogno di prestazioni di laboratorio fissato dal Piano di Rientro nel 2010, pari ad 8,3 prestazioni ad abitante, ed opera un aumento, portandolo a 9,1 con l'obiettivo di avvicinarsi alle indicazioni nazionali improntate a rinforzare il settore della prevenzione, unico strumento che possa determinare una diminuzione dei ricoveri e dei consumi di farmaci inappropriati. Considerando che il precedente atto di programmazione, DPGR 18/2010, fissava in 12 le prestazioni ambulatoriali necessarie alla popolazione, per il 2015 la nuova programmazione per il 2015 arriverebbe a prevedere circa 13 prestazioni specialistiche ad abitante ed invece ecco cosa succede realmente :
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