Liberato nella riserva naturale di Tarsia, un Falco di palude
Animali feriti per bracconaggio, per contatto con i fili elettrici, spossati per il viaggio di migrazione e molti pulli caduti dal nido. Assioli, allocchi, barbagianni, gheppi, poiane, balestrucci e rondoni, ricci, falchi pecchiaioli. Un numero così consistente e variegato in rapporto alle specie, richiede un impegno dei volontari davvero defatigante. I piccoli devono essere alimentati almeno cinque, sei volte al giorno e bisogna farlo imbeccandoli uno ad uno fino a che non abbiano ingerito la necessaria quantità di alimento. Se poi sono implumi, è indispensabile nutrirli con “pappette” preparate ad hoc usando pipette e biberon adatti per i cuccioli di mammiferi.
Il CRAS è attivo sul territorio con regolarità dal 1987 grazie a una convenzione con la Provincia di Cosenza che ha sempre creduto nella mission di tutela della fauna selvatica. Nel 2017 è stata sottoscritta una convenzione con la Regione Calabria per la cura e la riabilitazione degli animali selvatici feriti. Ma l’attività del CRAS va oltre i confini delle regioni meridionali per dare risposte, consigli ed informazioni a quanti ci contattano per curare nel modo migliore gli animali selvatici più diversi, nel riconoscimento che la nostra è una delle poche strutture nel panorama nazionale che vantano un’esperienza pluriennale di alto livello. Ma se accogliere, curare, riabilitare la fauna in difficoltà è un impegno e un obiettivo dei volontari del CRAS, la ricompensa alle fatiche è data dal momento esaltante dei rilasci in natura, quando il volo liberatorio dei selvatici segnala che gli interventi di cura sono stati quelli giusti. Proprio presso la riserva naturale di Tarsia è stato oggi affidato a Giuseppe Luzzi, Direttore del Parco nazionale della Sila, un magnifico esemplare di Falco di palude, per la sua reimmissione in natura. Un compito che il CRAS ben volentieri affida a terzi, nella consapevolezza che un’esperienza così intensa emotivamente induca a scelte individuali e istituzionali indirizzate alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente e della fauna selvatica. All’iniziativa erano presenti anche il Direttore delle Riserve Naturali di Tarsia e della Foce del Crati Dr Agostino Brusco e gli uomini della polizia Provinciale Ispettore Francesco Pappaterrae l’agente Sola Giuseppe. Grande soddisfazione per tutti presenti quando il Falco di palude dalle mani del Dr. Luzzi ha spiccato il volo con forza e sicurezza.