Sanremo apre i battenti alle 08.37 e concede a tutti gli estimatori di Pif, un documentario su usi, costumi e tradizioni della cittadina ligure, non disdegnando anche le logistiche dell’Ariston con alcune delle sue creature più rappresentative. Uno sguardo all’orologio siamo alle 20.51 quando dopo un guasto al meccanismo del sipario, accade l’imprevedibile: due lavoratori che vivono una condizione di brutale indigenza minacciano di lanciarsi da una balaustra . Il conduttore Fabio Fazio, si produce in una drammatica trattativa affinchè non accada l’irreversibile e con una buona dose di sangue freddo riesce a far desistere i due. Lo spettacolo può avere inizio, Ligabue accompagnato da Mauro Pagani omaggiano Fabrizio De Andrè nel giorno del suo compleanno. La sigla del Festival viene lanciata alle 21.19, quando dalle scale del teatro spunta la Littizzetto tra le donnine di Macario ed ecco che scappa la prima parolina “culi”. Non c’è sorpresa nei dialoghi , Lucianina risulta essere al solito volgare e prevedibile, la platea sembra gradire le battute ma la banalità è totale. Dopo l’iniziale insofferenza, Fazio spiega il regolamento e lancia la prima dei sette artisti della serata, si tratta di Arisa con la sua “Lentamente” scritta da Cristina Donà e di seguito “Controvento” che porta la firma dell’ex Giuseppe Anastasi. Alla fine delle esecuzioni, Tito Stagno, volto storico della televisione italiana che quest’anno festeggia i sessanta candeline, annuncia “Controvento”, la canzone prescelta con il 64% delle preferenze. Dopo la pubblicità tocca a Frankie Hi-Nrg Mc fare la propria comparsa, parte con “Un uomo è vivo”, al termine propone “Pedala”. A proclamare la canzone che proseguirà l’avventura Tania Cagnotto e Francesca Dallapea, passa delle due “Pedala”. Siamo giunti alle 22.03 e tra gli ospiti della serata arriva Laetitia Casta, il resto è una conversazione mal recitata tra vecchi conoscenti e sentire cantare la francese conferma la tesi che certi siparietti sono un’autentica costosissima perdita di tempo, salviamo solo la fisarmonica di Paolo Jannacci. La parodia di “Polvere di Stelle” allunga la lista degli sbadigli. Fazio infine ha la sfrontatezza di imitare un mostro sacro come Jannacci, in una improbabile versione di “Silvano”. Doveva essere un omaggio, ma alla fine comprendiamo la sincerità e l’atto di fede del conduttore, nonostante tutto, il festival si trascina stancamente in attesa delle canzoni. La gara riprende alle 22.28 con Antonella Ruggiero che spicca il volo con la sua “Quando Balliamo”, segue “Da Lontano”. A decretare la canzone della serata il pallanuotista Amauriz Perez, “Da Lontano” la spunta su “Quando Balliamo”. Alle 22.45 arriva Raphael Gualazzi & The Bloody Beetroots , la prima canzone in onda è “Tanto Ci sei ”, dopo pochi minuti arriva “Liberi o No”. La consacrazione di “Liberi o No” è a cura del ricercatore Prof. Nardini. Alle 22.57 Raffaella Carrà si presenta in tutto il suo splendore sotto i riflettori dell’Ariston , ma i fasti di Canzonissima sono un lontanissimo ricordo, quello che segue con i conduttori permette ai telespettatori di prendersi una pausa. Alle 23.28 undici anni dopo, si ripropone Cristiano De Andrè con “Invisibili” e” Il Cielo è Vuoto”. Sentenzia sul passaggio de “Il Cielo è Vuoto” Cristiana Capotondi.
Il primo gruppo della serata ad esibirsi sono i Perturbazione, un combo di Rivoli al debutto assoluto . Le canzoni sono “L’unica” e “L’Italia Vista dal Bar”. A pronunciarsi sulla prosecuzione de “L’Unica” è Massimo Gramellini, Il pezzo forte della serata è l’esibizione di Yusuf Cat Stevens, un autentico salto nel passato con un artista che ha lasciato un’impronta nel firmamento della musica internazionale. A chiudere la serata, Giusy Ferreri che presenta “L’Amore possiede il Bene” con “Ti porto a Cena con Me”. Si pronuncia sul traghettamento di “Ti Porto a Cena con Me” al prossimo giovedi, Marco Bocci. La serata si conclude alle 00.43 con una clip riassuntiva delle sette canzoni passate alla serata di giovedi.
Le pagelle di Cosenza 1 Special
Arisa voto 7. Le canzoni proposte avrebbero dovuto partecipare entrambe, belle le musiche.
Frankie Hi-Nrg Mc voto 5. Brani deboli, difficile la programmazione radiofonica.
Antonella Ruggero voto 8. Classe e raffinatezza non si discutono.
Raphael Gualazzi voto 7. E’ una gemma preziosa per la manifestazione.
Cristiano De Andrè voto 7. La sua è un’interpretazione sincera e sofferta, sempre molto bravo.
Perturbazione voto 5 . Non basta l’impegno, le canzoni non lasciano il segno.
Giusy Ferreri voto 6. Ottima l’intonazione, un pò più di melodia.
Osvaldo Morisco
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