Una magia senza eguali e senza tempo quella riuscita ad Armonie d’Arte, lo scorso weekend, nell’incantevole scenario del Giardino botanico “Santicelli” di Soverato, “la seconda casa del Festival, un altro dei nostri luoghi del cuore” come l’ha definito il direttore artistico Chiara Giordano.
Due serate di intense emozioni quelle volte a tributare gli immensi e indimenticati Lucio Dalla e Pino Daniele, grazie alla sensibilità ed alle pregevoli qualità di interpreti e musicisti quali Sasà Calabrese, Dario De Luca e Daniele Moraca, con Francesco Montebello, Roberto Musolino, Roberto Risorto. Al sax, nella serata dedicata a Pino Daniele (produzione originale di Armonie d’Arte e prima nazionale), Vito Procopio.
Scenari, narrazioni, cronache e canzoni che hanno segnato un’era musicale a noi vicinissima, diventando patrimonio culturale e musicale collettivo, hanno preso vita e contagiato il pubblico di una dolce nostalgia grazie al talento e all’empatia di un affiatato gruppo di musicisti, con la verve dell’attore e regista De Luca e il prezioso contributo di Sasà Calabrese.
“Caruso”, “L’anno che verrà”, “Anna e Marco”, tanto quanto “Napul’è”, “Je so pazzo”, “Quando”, sono brani iconici della canzone d’autore italiana, pezzi che non ci si stanca mai di ascoltare. Specie in una (anzi due!) sere d’estate, sotto le stelle e nella frescura dell’Orto botanico: un’atmosfera densa di vita, di storia, di ricordi, oltre che di musica.
Atmosfera che continuerà ad accogliere e suggestionare il prezioso pubblico di Armonie d’Arte questo mercoledì, 16 luglio, con un altro imperdibile appuntamento. Questa è la volta del grande jazz internazionale, con Fred Hersch in trio.
Tocco apollineo, ferrea conoscenza dei materiali affrontati, mirabili capacità di armonizzazione unite a pause di meditativa delicatezza: Hersch ha dalla sua parte una creatività e una maturità espressiva che è ascrivibile a pochi e selezionati fuoriclasse. E per ribadire il concetto sarà accompagnato da una ritmica con i fiocchi, composta da Drew Gress al contrabbasso, solido e incisivo come pochi e Jochen Ruechert alla batteria, personalità di rilevo della scena contemporanea. Insieme affronteranno composizioni originali e grandi standards all'incrocio degli imprescindibili Thelonious Monk e Duke Ellington. Appuntamento immancabile e presentato in quasi ovvia esclusiva meridionale (poi Fred suonerà sabato a Umbria Jazz), se volete avere conferma del vostro amore per questa musica ancora straordinaria.
Venerdì 18 luglio sarà poi la volta della tragedia greca con “Oreste”, una delle più importanti prove drammaturgiche di Euripide. Libera, corrosiva, rappresentata per la prima volta nel 408 a.C. in un’Atene ormai logorata dalla guerra, emerge potente la convenzionalità del deus ex machina euripideo, l’insufficienza degli dèi olimpici e la solitudine dell’uomo, abbandonato alle sue scelte e alla sua coscienza.
Adattamento e regia di Alessandro Machìa, con Pino Quartullo (Tindaro), Gaetano Aronica (Menelao), Marco Imparato (Oreste), Giulio Forges Davanzati (Pilade/Apollo), Alessandra Fallucchi (Elettra), Silvia Degrandi (Elena), Alessia Ferrero (Ermione), Tommaso Garrè (Messaggero/Frigio), Valeria Cimaglia (Coro).
“Vi aspettiamo ancora in questo luogo incantato che è l’Orto Botanico di Soverato, una finestra sul mare, un luogo fiabesco, per noi che amiamo conciliare l'armonia dell'arte con l'armonia, la bellezza degli spazi che andiamo ad abitare con i nostri spettacoli – afferma Chiara Giordano, direttore e fondatore di Armonie d’Arte – e infatti quest'anno in stretta condivisione, sinergia e supporto con l'Amministrazione comunale, animeremo ancor più questo sito, avremo artisti del meglio della scena italiana, star internazionali, nuove generazioni di talenti, prime, esclusive, per alimentare la Cultura, da questo angolo di Mediterraneo, come presupposto di ogni dialogo, che a sua volta è il presupposto di ogni Pace".
Info, programma e tickets su www.armoniedarte.com e sui canali social dedicati.