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IL VICE PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI COSENZA, SCRIVE AL NEO MINISTRO FRANCESCHINI
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LETTERA APERTA DEL VICE PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI COSENZA, MIMMO BEVACQUA, AL NEO MINISTRO AI BENI E ALLE ATTIVITA’ CULTURALI E AL TURISMO, ON. DARIO FRANCESCHINI Al Ministro ai Beni e alle Attività Culturali e al Turismo On. Dario Franceschini R o m a Caro Dario, la tua designazione a Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo nel nuovo governo Renzi ci inorgoglisce e, tuttavia, ci investe di nuove e gravose responsabilità. Sono responsabilità particolarmente pesanti, soprattutto per chi, da sempre, è abituato a considerare la cultura ed il patrimonio culturale, materiale e immateriale, un fattore essenziale per lo sviluppo di un territorio. Da anni andiamo ripetendo stancamente che il nostro Paese possiede la maggior parte del patrimonio culturale e monumentale dell’umanità, ma è una constatazione che sovente resta solo sulla carta, effimera, utilizzata solo per fare bella mostra di sè all’estero o in tv. E’ arrivato il tempo di parlare meno e di agire di più. Basta con gli eventi spot e più coraggio nel recupero del patrimonio artistico, senza sottostare alle logiche distruttive dei potentati economici e culturali. Basta con le biblioteche e gli archivi (custodi della memoria storica della Nazione) chiusi o mal funzionanti. Basta con le campagne pubblicitarie dedicate a singole regioni, il cui unico risultato è quello di sprecare inutilmente milioni di euro... Questo Paese, prima che economicamente, ha subito negli ultimi vent’anni una grave involuzione sociale e culturale ed interi pezzi di territorio sono praticamente rimasti fuori dai più importanti circuiti artistici e turistici nazionali ed europei. La scuola, soprattutto nel Mezzogiorno ed in Calabria, è tornata ad essere nuovamente una scuola di classe in cui i figli dei notai diventano notai, quelli degli avvocati studiano legge ed i figli degli operai restano operai e, spesso, operai disoccupati a vita. Le nostre ragazze ed i nostri ragazzi migliori appena possono scappano altrove, per investire e per vedere finalmente valorizzati i propri talenti e realizzati i propri sogni. Renzi ha parlato e continua a parlare poco del Sud. E forse ha ragione lui se, rispetto alle parole, alla fine prevarranno i fatti. E, di fatti, la Calabria ne ha bisogno come l’aria. Il suo immenso ed incommensurabile patrimonio storico, artistico, archeologico e culturale versa in uno stato che definire comatoso non è affatto esagerato. I tesori di Sibari, Thurio e Copia sono ancora sepolti sotto il fango, l’antica Kaulon rischia di scomparire e tutti i musei calabresi messi insieme incassano meno della metà di un piccolo museo del nord. Su questo come su altri versanti Scopelliti e la sua giunta hanno prodotto in questi anni solo annunci, parole e promesse e davanti a noi ci sono solo macerie. Quando in una regione la cultura soffre, soffre anche la democrazia, per cui può ancora accadere che il “potente di turno” tenti di bloccare l’uscita di un giornale per nascondere le malefatte di famiglia. Non ti tedio più, anche perchè so che il tuo tempo è prezioso. Voglio solo rinnovarti l’invito a venire in Calabria e nella “mia” Cosenza, per toccare personalmente con mano, nella nuova veste di Ministro ai Beni e alle Attività Culturali e al Turismo, le mille potenzialità non adeguatamente valorizzate di questo territorio: chiese e conventi, torri e castelli, musei e siti archeologici. E poi, ancora, le bellezze naturalistiche, il mare, la Sila, tre parchi nazionali, le tracce della civiltà magno-greca, i Bronzi di Riace; la spiritualità bizantina con il Codex Purpureus di Rossano, la Cattolica di Stilo, la Certosa di Serra San Bruno, i segni, i luoghi e le profezie di Gioacchino da Fiore, San Francesco da Paola e S. Umile da Bisignano, ecc. Sono sicuro che rimarrai sorpreso e meravigliato e farai di tutto per aiutarci a valorizzare questo straordinario e immenso tesoro. Ti aspetto e ti rinnovo i sensi più sinceri e profondi della mia amicizia. Con affetto. Cosenza, 01.03.2014 Mimmo Bevacqua Vicepresidente della Provincia di Cosenza e fondatore del movimento politico culturale zona dem
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