La diffida ed intimazione alla immediata restituzione della statua in bronzo raffigurante Giacomo Mancini ha avuto successo – è scritto in una nota diffusa dalla Fondazione dopo lo sfratto della statua raffigurante il leader socialista disposta e fatta eseguire da Caruso. Questa mattina la FGM è rientrata in possesso dell’opera d’arte realizzata dal Maestro Domenico Sepe che è stata restituita dagli incaricati del comune presso la sede della Fondazione. Adesso -continua la nota - il perito di fiducia della FGM valuterà se l’opera d’arte ha subito danni nel corso delle operazioni di rimozione, trasporto e consegna. Successivamente e comunque a breve il Leone tornerà tra la sua gente. Posto in un lugo iconico, simbolico, evocativo – per utilizzare il quale non sarà necessario interloquire con Caruso e l’attuale amministrazione comunale di Cosenza che si è macchiata dello sfratto - dove potrà tornare ad essere visitato, salutato e ammirato dai cittadini. Ancora una volta ringraziamo per il moto impetuoso di solidarietà, di vicinanza, di amicizia di un numero enorme di cittadini - conclude la nota -che hanno voluto stringersi intorno al leone socialista, al suo ricordo, alla sua memoria che è parte del sentimento collettivo della comunità cosentina, calabrese e nazionale.