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Caloveto: due ordinanze per prevenzione incendi e carenza idrica
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Prevenzione incendi, tolleranza zero per chi lascia terreni incolti e/o abbandonati e mette a rischio l’incolumità di persone, beni e patrimonio agroforestale. - Emergenza idrica, no a sprechi e utilizzo inappropriato dell’acqua.  Previste sanzioni.

È quanto contenuto in sintesi nelle due ordinanze emesse dal Sindaco Umberto Mazza per garantire decoro e razionalizzare il consumo dell’acqua.

PREVENZIONE INCENDI, STOP ERBA ALTA E FOGLIAME SECCO

Dalle siepi che invadono la sede viaria e/o i marciapiedi ed i passaggi pedonali; ai rami protesi sulla sede viaria di piante poste a dimora in giardini; dalle piante che invadono la strada con tronchi e chiome; a quelle secche o marce con rami spezzati a seguito di passati eventi meteorologici avversi e suscettibili di caduta sulla sede viaria prospiciente; dalle piantagioni (alberi, arbusti, rampicanti) collocate in posizioni pericolose, che nascondono o limitano la visibilità di segnali stradali o interferiscono in qualsiasi modo con la corretta fruibilità e funzionalità della strada; agli alberi, arbusti, rampicanti  collocati in modo che il fogliame che da esse si stacca cada in fossi e cunette a lato delle strade, con conseguente minor efficienza del sistema di raccolta delle acque meteoriche in caso di precipitazioni atmosferiche. Sono, questi, alcuni dei casi specifici sui quali si chiede di intervenire.

A CHI SI RIVOLGE ORDINANZA?

L’ordinanza è rivolta ai proprietari di terreni che devono assicurare lungo i propri confini una apposita fascia parafuoco; ai cittadini, singoli o associati, società o impresa, che hanno adottato una rotonda o uno spazio verde sono obbligati a manutenere a regola d’arte l’aiuola dovendo provvedere al taglio dell’erba, all’eliminazione della vegetazione infestante (è vietato il diserbo chimico); all’eliminazione e sostituzione delle piante o dei fiori dissecati, alla messa a dimora di fiori e piante secondo il progetto di sistemazione dell’area; all’irrigazione ed allo smaltimento dei materiali di risulta derivanti dalle suddette operazioni; alla pulizia dell’area da cartacce, bottiglie.

CARENZA IDRICA, NO AGLI SPRECHI

È fatto divieto assoluto di utilizzare l’acqua della condotta idrica comunale, per annaffiamento di orti, giardini, terreni in generale, lavaggio di cortili e piazzali, lavaggio domestico di veicoli a motore, il riempimento di vasche da giardino, piscine, fontane ornamentali e simili, anche se dotate di impianto di ri-circolazione dell’acqua (se non in quantità limitatissime). È fatto divieto di innestare pompe e manichette nelle fontanelle pubbliche che impediscano il libero prelievo di acqua, per riempire serbatoi, botti o cisterne installate su autoveicoli; è fatto divieto di prelevare con qualsiasi mezzo l’acqua da fontanelle pubbliche per usi diversi da quelli consentiti.   La Polizia Municipale e tutti gli agenti di forza pubblica sono incaricati di far rispettare entrambe le ordinanze al fine di ridurre il rischio incendi e ridurre lo spreco di acqua.

 

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