La redazione si unisce al coro di sdegno dopo l'aggressione al collega del "Quotidiano della Calabria" Paolo Orofino, avvenuta l'altro ieri a Paola. Comunicati di solidarietà, sono giunti anche da parte delle Istituzioni, riportiamo i comunicati del Presidente della regione Scopelliti, del Presidente della Provincia di Cosenza Oliverio e del Presidente dell'Ordine dei Giornalisti Calabria, Giuseppe Soluri.
Comunicato Stampa del Presidente della Regione Scopelliti :
Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha espresso solidarietà al giornalista del Quotidiano della Calabria Paolo Orofino oggetto di una vile aggressione. "Un gesto inqualificabile che colpisce un giornalista che stava semplicemente facendo il proprio lavoro. Un’azione che indigna e preoccupa tutti noi. Ad Orofino, che ho avuto modo di apprezzare per la professionalità dimostrata nell’affrontare argomenti delicati, va la mia piena e convinta solidarietà.
Comunicato stampa del Presidente della Provincia di Cosenza Oliverio :
L’aggressione al giornalista Paolo Orofino è un atto deprecabile, un gesto inaccettabile, che deve essere condannato fermamente, senza alcuna esitazione.
La libera informazione, quando è veramente libera e lontana dalle tentazioni e dalle ingerenze del potere, è garanzia di libertà e di democrazia per tutti e, quindi, va difesa con ogni mezzo contro qualsiasi tentativo di imbavagliarla.
A Paolo Orofino esprimiamo, pertanto, la nostra piena vicinanza e la nostra sincera solidarietà, nella chiara convinzione che laddove esiste una stampa libera e indipendente, là esiste anche una comunità forte, capace di reagire ad ogni tipo di violenza e di sopruso.
Comunicato Stampa del Presidente dell'Ordine dei Giornalisti Calabria Soluri :
L’Ordine dei Giornalisti della Calabria esprime con la massima forza possibile la propria solidarietà al collega Paolo Orofino de “Il Quotidiano” per l’incredibile e proditoria aggressione, subita nella piazza principale di Paola da uno squallido e forse non disinteressato soggetto, solo perché aveva “osato” fotografare l’avvocato Nicola Gaetano, indagato per la vicenda Asp di Cosenza, mentre veniva intervistato da Sandro Ruotolo per “Servizio pubblico”.
Si tratta di un episodio delinquenziale preoccupante. E’ infatti il segnale della montante insofferenza che in certi ambienti si coltiva nei confronti dei giornalisti e della libera informazione.
Nella impossibilità, grazie alla “schiena dritta” di tanti colleghi, di imporre censure, di far sottovalutare notizie, di condizionare per coprire intrecci opachi, evidentemente qualcuno pensa che si possano “censurare” i giornalisti facendo ricorso alla violenza ed alla intimidazione più becera.
Chi la pensa così, anche in questo caso, si sbaglia di grosso; il sistema dell’informazione calabrese, nelle sue varie articolazioni, ha ormai introiettato i giusti anticorpi capaci di respingere al mittente ogni tentativo di intimidazione, di condizionamento, di manipolazione, sia che questi tentativi siano portati avanti attraverso l’opera di mediazione di personaggi più o meno accreditati, sia che passino attraverso minacce o aggressioni fisiche.
E’ bene che lo sappiano sia i “pupari” che i “picciotti” che vedono la libera informazione come fumo negli occhi.
( Nella foto il Presidente Soluri tratta da giornalisticalabria.it )
|