Il 24,8% dei nuclei familiari calabresi ha dovuto ridurre le spese legate al cibo
Milano, aprile 2020. Sono molti i calabresi messi in difficoltà economica dall’obbligo di quarantena tanto che, come certifica un’indagine condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat ad aprile 2020, se in totale le famiglie della Calabria che hanno visto calare le entrate sono oltre 298.000; il 10,9% dei rispondenti, pari a più di 63.000 nuclei familiari, ha visto calare il proprio reddito mensile di oltre il 50%. Se si guarda a chi ha ammesso di aver perso il 100% delle proprie entrate, la percentuale è, in regione, del 12,9%, equivalente a circa 74.500 famiglie, valore nettamente superiore rispetto a quello nazionale (6,4%). Continuando ad analizzare i dati nel dettaglio, più di un rispondente su 4, pari quindi al 25,7% dei nuclei familiari calabresi, ha dichiarato di trovarsi già oggi in una situazione di difficoltà economica (contro una media italiana del 19,4%).
Come i calabresi stanno affrontando la situazione
Il 53% delle famiglie calabresi sta adottando comportamenti dedicati a far fronte alla situazione; nello specifico, il 31,7% dei rispondenti ha dichiarato che la sua famiglia ha fatto ricorso ai propri risparmi (contro una media italiana del 28,5%), mentre il 24,8% ha cercato di ridurre le spese legate al cibo.
Gli aiuti previsti dal Governo: i più richiesti e quelli più utili
Se si analizzano le risposte di coloro che hanno dichiarato di aver fatto ricorso ad una o più misure introdotte dai decreti del Governo emerge che tra gli intervistati calabresi la percentuale è pari al 10,9%. Guardando ai soli interventi per i quali i cittadini hanno potuto scegliere se aderire o meno, quello più utilizzato dalle famiglie della Calabria è stato il bonus da 600 euro per autonomi e partite Iva (45,5% dei rispondenti calabresi che hanno fatto uso di aiuti governativi), seguito dalla possibilità di sospendere il mutuo prima casa (9,1%).
La ricerca ha infine voluto indagare quali fossero, tra i principali interventi introdotti dal Governo per fronteggiare l’emergenza, quelli ritenuti più utili; alla domanda “indichi i tre interventi che ritiene più utili”, il 54,5% degli intervistati calabresi ha risposto il divieto di licenziamenti e l’ampliamento della cassa integrazione (52,8% a livello nazionale), seguito dal bonus di 600 euro per autonomi e partite Iva (46,5%) e, a pari merito, dal fondo di garanzia per i prestiti alle imprese (34,7% vs 39,7% a livello nazionale) e dalla sospensione del mutuo prima casa (34,7% contro una media nazionale del 39,2%).
Le conseguenze economiche del Covid-19 sulle famiglie calabresi:
Hanno visto calare il reddito di oltre il 50%
|
10,9%
|
Hanno perso il 100% del reddito
|
12,9%
|
Comportamenti messi in atto dalle famiglie calabresi per fronteggiare la situazione:
Hanno fatto ricorso ai propri risparmi
|
31,7%
|
Hanno cercato di ridurre le spese legate al cibo
|
24,8%
|
Hanno fatto ricorso agli aiuti previsti dai decreti del Governo
|
10,9%
|
Hanno cancellato l’abbonamento ad alcuni servizi legati all’intrattenimento (Sky, Netflix, Spotify, ecc)
|
6,9%
|
Hanno cambiato o stanno cercando di cambiare fornitore di telefonia fissa e/o mobile
|
5,0%
|
Hanno cambiato o stanno cercando di cambiare compagnia di assicurazione auto o moto
|
5,0%
|
Hanno cambiato o stanno cercando di cambiare fornitore di energia
|
3,0%
|
Famiglie calabresi che hanno fatto ricorso agli aiuti del Governo:
Bonus di 600 euro per autonomi e partite Iva
|
45,5%
|
Possibilità di sospendere il mutuo prima casa
|
9,1%
|
* Metodologia: n. 1.508 interviste CAWI ad un campione rappresentativo della popolazione adulta, in età 18-74 anni, sull’intero territorio nazionale. Indagine condotta ad Aprile 2020.