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Introduzione di armi in zone vietate
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Si comunica quanto segue, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente previsto.

I militari del Nucleo Carabinieri “Parco” Spezzano della Sila – Camigliatello Silano (CS) hanno eseguito durante le scorse settimane controlli mirati al contrasto degli illeciti in materia di bracconaggio, esercizio venatorio in zone vietate e introduzione non consentita di armi nelle nel Parco Nazionale della Sila, anche mediante l’utilizzo di apparecchiature di foto e video riprese opportunamente posizionate nelle località maggiormente sensibili a determinate condotte.

Più specificatamente, i militari hanno posizionato fototrappole in località “Macchia di Pietro”, sezione “Serra Pedace” nel Comune di Casali del Manco (CS), località queste ricadenti nella “zona 2” del Parco Nazionale della Sila. L’esame delle stesse ha consentito di indentificare due soggetti ed individuarne un terzo, aventi ognuno al seguito un proprio fucile privo di custodia e pertanto visivamente pronto all’uso, mentre vagavano in un luogo in cui l’introduzione di armi e l’esercizio venatorio sono vietati dalle leggi vigenti poiché tali aree ricadono all’interno dell’area protetta silana.

Pertanto i tre soggetti sono stati deferiti presso la competente Procura della Repubblica di Cosenza per la violazione alle legge quadro sulle aree protette che vieta l’introduzione delle armi e l’attività venatoria. 

 

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