Il messaggio lanciato dalla Terra di Piero, tramite un post di Sergio Crocco, è chiaro e drammatico: o la città si sveglia, oppure il “Parco Piero Romeo” chiude. Un messaggio, quello postato da Sergio Crocco, che come Cgil Cosenza abbiamo letto con profonda preoccupazione e amarezza. Un messaggio che per noi non è solo un grido di allarme, ma una richiesta d'aiuto, un ultimo appello alla città prima di una scelta dolorosa. Il “Parco Piero Romeo”, uno dei pochi spazi pubblici, inclusivi e gratuiti di questa città, costruito grazie all’impegno, all’amore e alla generosità di chi ha creduto e crede ancora in una Cosenza migliore, non può e non deve chiudere. Da anni questo luogo rappresenta un esempio concreto di solidarietà, impegno civile, bellezza e giustizia sociale. Non è solo un parco: è un simbolo. È un presidio di umanità in una città troppo spesso lasciata al degrado e all'indifferenza.Oggi, quel simbolo è sotto attacco, è ferito. Ferito dall’incuria, ferito da parte di vandali che agiscono nell’impunità. Ferito dall’indifferenza, dall’assenza delle istituzioni che invece di tutelare e intervenire fanno finta di niente. Noi, come Cgil Cosenza, non ci stiamo e non vogliamo restare in silenzio. Raccogliamo il messaggio lanciato da Sergio Crocco ed esprimiamo pieno sostegno alla Terra di Piero e condividiamo il senso di frustrazione. Perciò saremo presente e parte attiva alla mobilitazione del 15 luglio al “Parco Piero Romeo”. Questa battaglia è anche nostra. Risponderemo “presente” all’appello lanciato dalla Terra di Piero perché Cosenza non può e non deve rinunciare a questa oasi di civiltà.Non possiamo lasciare che l’unico gesto concreto sia smontare i giochi e mandarli altrove.Non possiamo accettare che l’impegno e la bellezza siano cancellati dal silenzio delle istituzioni e dall’indifferenza della città. Invitiamo tutte le cittadine, i cittadini, le forze sociali, culturali, democratiche della città a mobilitarsi, a far sentire la propria voce e dimostrare che Cosenza c’è e vuole difendere questo spazio. Il 15 luglio noi saremo li, con la Terra di Piero, per il Parco. Non bastano più le parole: è il momento di scegliere da che parte stare.