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RAPINA ALLA TABACCHERIA DI VIA MONTE SAN MICHELE, ARRESTATI DUE GIOVANISSIMI
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Nella mattinata odierna, a conclusione di una serrata attività di indagine, personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione della Misura Cautelare degli arresti domiciliari, emessa in data 22.05.2017 dal G.I.P. presso il Tribunale di Cosenza d.ssa Giuseppa FERRUCCI, su richiesta del Sost. Procuratore Dr. Antonio TRIDICO, della Procura della Repubblica presso il medesimo Tribunale, coordinata dal Procuratore Capo Dr. Mario SPAGNUOLO e dal Procuratore Aggiunto D.ssa Marisa MANZINI, nei confronti di due giovanissimi, M.P., di anni 19, e F.P., di anni 20, entrambi di Cosenza, per i reati p. e p. dagli artt. 112, 628 comma 3 n.1 c.p. nonché per i reati p. e p. dagli artt. 61 n.2 c.p. e 4 commi 2 e 3 Legge 110/75, poiché responsabili di rapina pluriaggravata e porto di coltello. In particolare, intorno alle ore 21.00 del 18 febbraio u.s., cinque individui, con il volto travisato, uno dei quali armato di coltello, perpetrarono una rapina a Cosenza presso una rivendita di tabacchi sita in via Monte San Michele. Nella circostanza, i malfattori riuscivano ad asportare denaro contante (200  euro), documenti oltre che merce varia, non prima però di avere strattonato e aggredito il titolare dell’esercizio commerciale, a cui un malvivente tagliava il giubbotto con il coltello. Nell’immediatezza del fatto personale delle Volanti del locale U.P.G.S.P., prontamente intervenuto, riusciva a fermare e ad arrestare uno degli autori della rapina, successivamente identificato per M.R. di anni 21, recuperando parte della refurtiva. A poche decine di metri dal luogo dove veniva intercettato e bloccato il giovane arrestato, gli operatori di Polizia rinvenivano altresì una maglia di tuta blu con chiusura a zip con all’interno arrotolata parte di calze da donna in nylon di colore nero. Veniva pertanto avviato un successivo approfondimento investigativo da parte di questa Squadra Mobile, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, al fine di giungere all’identificazione dei coautori dell’evento delittuoso. L’attività di P.G. della Squadra Mobile si sviluppava essenzialmente attraverso la visione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti in zona e gli accertamenti sui contatti e sulle frequentazioni dell’arrestato, nonché attraverso esami di natura tecnico-scientifica sul materiale sequestrato.Venivano così individuati due giovanissimi, gli odierni arrestati, i quali, sentiti da personale della Squadra Mobile, rendevano dichiarazioni palesemente contraddittorie. Al fine di procedere all’esame per l’estrapolazione dei profili genetici nei confronti dei predetti, si procedeva al prelievo di loro campioni biologici, idonei all’estrapolazione dei relativi profili genetici per la successiva comparazione. Questo accertamento ha dato positive risultanze per quanto concerne i due indagati, per cui gli esiti delle analisi eseguite sugli indumenti utilizzati dai rapinatori per nascondere le loro sembianze e su cui è stato isolato il DNA riconducibile ai due soggetti, hanno costituito un dato assolutamente inequivocabile. Questo, unitamente agli altri elementi raccolti nel corso delle investigazioni, ha costituito a carico degli indagati un quadro indiziario grave ed univoco in ordine alla loro responsabilità per i reati perpetrati, per cui la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza ha richiesto ed ottenuto al Giudice per le Indagini Preliminari un provvedimento di applicazione di misura cautelare che è stato eseguito nella mattinata odierna mediante sottoposizione dei due individui al regime di arresti domiciliari.Sono in corso ulteriori indagini per individuare i restanti componenti del gruppetto di malfattori autori della predetta rapina.

 

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