“Cosenza è una città che si adegua ai tempi e che ha una visione progressista della propria attività”. Lo ha affermato il Sindaco Franz Caruso al termine della breve cerimonia, avvenuta davanti all'Ufficiale di Stato civile delegata, Lorella Gallo, presente anche la Dirigente del Settore Anagrafe e dei servizi demografici del Comune, Alessia Loise, con la quale il Comune di Cosenza ha riconosciuto, come figlia di entrambe le madri, quella biologica e quella intenzionale, una bimba, nata nel 2023, a seguito di un percorso di procreazione medicalmente assistita. Il riconoscimento non era stato possibile prima d'ora, in quanto la legge italiana (legge n. 40 del 2004) riconosceva come madre legale solo la donna partoriente, negando ogni diritto alla madre intenzionale, costringendola - nella migliore delle ipotesi - a intraprendere il complesso e lungo percorso dell'adozione in casi particolari. A rivoluzionare la delicata materia, un recente pronunciamento della Corte Costituzionale che, con la sentenza n.68 del 22 maggio scorso, ha consentito alle due signore, residenti a Cosenza, Maria e Medina, di riconoscere la bimba, nata dal progetto omogenitoriale di procreazione medicalmente assistita, come figlia di entrambe le madri. “Non abbiamo potuto riconoscere prima questo diritto alle due mamme – ha detto il Sindaco Franz Caruso - perché mancava una norma di riferimento. Norma che ancora non c'è, perché la Consulta è intervenuta per riconoscere quello che è, secondo noi, il diritto delle due mamme, quella biologica e quella intenzionale, di iscrivere nei registri dell'anagrafe questa nuova situazione. La Consulta si è pronunciata poco tempo fa su questo aspetto che oggi è legge e quindi noi immediatamente, senza neanche aspettare indirizzi interpretativi o comunicazioni da parte di organi che hanno anche una capacità interpretativa di questa evoluzione giurisprudenziale, abbiamo applicato la norma. Per cui oggi – ha spiegato Franz Caruso - abbiamo sottoscritto il primo atto di riconoscimento della doppia maternità nel nostro Comune, in conseguenza di una volontà che già avevamo espresso e che adesso ha trovato conferma in questa decisione della Corte Costituzionale”.
L'Amministrazione comunale ha compiuto, in altri termini, un passo significativo ed ha scritto una pagina importante, anche perché qualche tempo fa le due signore, Medina e Maria, si erano unite civilmente, proprio al Comune di Cosenza e nel 2023 era nata questa bellissima bimba. Inizialmente, la norma non aveva consentito di soddisfare la richiesta delle due madri, la biologica e quella intenzionale, che oggi la Corte Costituzionale ha, invece, legittimato. Le due madri hanno, pertanto,sottoscritto, davanti all'Ufficiale di stato civile, l'atto con il quale è stata annotata nel certificato di nascita della bimba anche l'identità della madre intenzionale. Alla fine della breve formalità è partito l'applauso del salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, con i relativi auguri alle due mamme. Soddisfazione è stata espressa dall'avvocato delle due mamme, Francesca Maria Colistra che sta continuando a battersi anche per il riconoscimento del doppio cognome. “Oggi, attraverso questo dettato costituzionale il Comune di Cosenza ha recepito legittimamente questo orientamento di grande civiltà, dando modo alle signore di modificare l'atto di nascita già compilato ed esistente negli archivi, annotando il cognome della madre intenzionale. Il riconoscimento della madre intenzionale – ha aggiunto Colistra - è un riconoscimento di diritti in ogni ambito, compresi quelli successori. Purtroppo la strada è ancora lunga per il riconoscimento del doppio cognome, in quanto, nonostante l'attestazione e l'annotazione nel certificato di nascita dell'identità della madre intenzionale, non è così automatico che si passi al riconoscimento del cognome. Ancora i comuni si stanno adeguando e quindi speriamo che a breve ci possa essere un automatismo tra il riconoscimento e l'annotazione della madre intenzionale ed il riconoscimento del doppio cognome che è interesse e desiderio delle signore ottenere”.