Nella maestosa cornice del Campidoglio si è tenuta la XV edizione del Premio Letterario Giuridico IusArteLibri “Il Ponte della Legalità”, ideato e presieduto dall’avvocata Antonella Sotira. Il riconoscimento, che coniuga cultura, diritto e letteratura civile, ha visto tra i protagonisti il romanzo Amati Sempre del cosentino Sergio Giannino Del Giudice, curato da Ermanno Cribari, premiato per l’alto valore umano e sociale dell’opera.
Il festival, arricchito quest’anno da collaborazioni con la Société Européenne de Culture (S.E.C.) e la Fondazione Collodi, ha avuto come tema “Le Feroci Libertà nell’Italia e nel Mondo”, ispirato alle battaglie dell’avvocata francese Giselle Halimi. Tra le presenze istituzionali, spiccano la magistrata Daniela Dawan, l’on. Cristina Micheletti, Monica Schipani e l’on. Roberta Angelilli, Vicepresidente della Regione Lazio.
Amati Sempre è un’opera autobiografica che racconta, con stile diretto e profondamente emotivo, la battaglia di Del Giudice contro il cancro, da lui chiamato “il Mostro”. Ma è molto più di una cronaca medica: è un viaggio tra dolore, speranza, preghiera, relazioni e sogni, raccontato con un’ironia salvifica e una sensibilità disarmante.
Il Premio “Il Ponte della Legalità”, conferito ad opere che promuovono giustizia, solidarietà e dignità umana, trova in Amati Sempre una testimonianza autentica e universale. Il libro è stato definito un “sussidiario della passione”, capace di toccare le corde più profonde del lettore, un invito a non arrendersi, ad amarsi sempre, nonostante tutto.
Dalla Calabria al cuore della Capitale, l’opera di Del Giudice ha toccato la vetta della cultura letteraria italiana, diventando un simbolo di resilienza, amore e bellezza anche nella sofferenza.